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Onu: “Preoccupazione per possibile allargamento del conflitto dopo gli attentati in Giordania”

 

Il portavoce del segretario generale dell’Onu Stéphane Dujarric ha espresso preoccupazione per la possibilità di un allargamento del conflitto dopo gli attentati in Giordania che hanno causato la morte di tre soldati americani, ai quali, ha fatto sapere il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden ha deciso come rispondere. “Siamo molto preoccupati per gli scontri a fuoco, l’attività in aumento che abbiamo visto nella regione, in Giordania, in Siria, in Iraq e altrove. Tutto ciò aumenta i rischi di un’escalation del conflitto, che è l’ultimo cosa che vogliamo vedere”, ha dichiarato Dujarric durante una conferenza stampa quando gli è stato chiesto della decisione di Biden. Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato che il suo governo ha già deciso come rispondere all’attacco perpetrato domenica contro le truppe americane in Giordania, che ha provocato tre morti e una quarantina di feriti, e di cui ha accusato l’Iran, pur raccomandando di non espandere il conflitto nella regione dopo l’aumento delle tensioni a seguito della guerra tra Israele e Hamas. L’Iran, dal canto suo, ha preso le distanze dall’attacco. Va detto poi della posizione iraniana, che in queste ore ha preso una dura posizione. Il governo iraniano ha infatti avvertito che risponderà con “decisione e forza” a qualsiasi attacco contro il suo territorio o i suoi interessi: è la reazione alla crescente escalation causata dalla morte di tre soldati americani in Giordania in un attacco rivendicato da milizie filo-iraniane, dopo che la Casa Bianca ha fatto sapere di star valutando “molteplici” rappresaglie. “Qualsiasi attacco contro il suolo iraniano, i suoi interessi e i suoi cittadini al di fuori del Paese riceverà una risposta forte e decisa”, ha affermato l’ambasciatore iraniano all’Onu, Amir Saeid Jalil Iravani, secondo l’agenzia Irna. Iravani ha anche negato che l’Iran e gli Stati Uniti si siano scambiati messaggi tramite intermediari dopo l’attacco di droni che domenica ha ucciso tre soldati americani vicino al confine con la Siria. “Non è stato scambiato alcun messaggio”, ha detto il diplomatico. Gli Stati Uniti addossano all’Iran la responsabilità dell’attacco, che ha ferito anche 40 persone. “Li ritengo responsabili nel senso che stanno fornendo armi alle persone che lo hanno fatto”, ha detto il presidente americano Joe Biden. Il presidente ha assicurato di aver già deciso come rispondere alla morte dei soldati, anche se non ha fornito ulteriori dettagli. L’attacco è stato rivendicato dalla potente milizia filo-iraniana Kataib Hezbollah, il più importante gruppo filo-iraniano della Resistenza islamica in Iraq, che ieri ha annunciato la sospensione delle operazioni militari contro le postazioni degli Stati Uniti in Medio Oriente. Da registrare anche l’avvertimento della Russi agli Usa: “Gli Stati Uniti si astengano dall’intraprendere qualsiasi rappresaglia contro l’Iran o gli interessi di Teheran nel Medio Oriente”.
Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, dopo che un bombardamento con droni su una base militare Usa in Giordania ha ucciso tre soldati e ne ha feriti altri 34.
“Non accogliamo con favore alcuna azione che porti alla destabilizzazione della situazione nella regione e all’escalation della tensione, soprattutto sullo sfondo del potenziale di conflitto già eccessivo che osserviamo nella regione”, ha detto Peskov, ripreso dall’agenzia Interfax.

aggiornamento crisi mediorientale ore 13.24

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