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  Ore 7.07, una forte scossa di terremoto (5.7) sveglia l’Italia. Epicentro nell’Adriatico di fronte alle Marche

 

Molte le città in cui le case hanno tremato: da Ancona a Fano e Urbino. Le scosse sono durate diversi secondi e in tanti si sono spaventati e sono corsi in strada. “I lampioni oscillavano come fuscelli, tutto tremava forte, una sensazione terribile e la gente si è riversata in strada”, ha raccontato un abitante di Fano.  Al pronto soccorso di Ancona sono arrivate diverse persone con traumi e attacchi di panico. I medici hanno fatto sapere che diverse persone si sono ferite scappando dopo le scosse, che hanno causato danni anche alle abitazioni. I vigili del fuoco hanno ricevuto numerose segnalazioni di crepe e fessurazioni nelle pareti di abitazioni. A Palazzo delle Marche, sede dell’Assemblea legislativa, sono caduti alcuni frammenti di intonaco negli uffici. Il personale del Consiglio regionale delle Marche è stato invitato a rimanere a casa in lavoro agile. In via precauzionale il traffico ferroviario è stato sospeso nei pressi di Ancona, sulla Linea adriatica. Infatti, si sospettano danni ai binari e si stanno svolgendo verifiche. Treni sospesi anche nella zona di Rimini. La prima scossa alle 7.07: il sisma, con epicentro a una profondità di 8 chilometri nella costa marchigiana a una trentina di chilometri da Fano, è stato avvertito distintamente anche molto lontano, come a Bologna, Padova, addirittura Trento. La magnitudine stimata dall’Ingv è 5,7. Nelle Marche, da Fano a Pesaro, molte persone sono scese in strada. A Pesaro la scossa è stata avvertita distintamente soprattutto ai piani alti. Tanta gente si è riversata in strada. E mentre si cerca di capire se ci sono stati danni a cose e persone molte scuole stanno già comunicando che per non apriranno. Alla prima, sono seguite altre scosse di intensità minore, tra i 2.4 e i 3.6 di magnitudo: l’Ingv ne segnala una alle 7.12, una alle 7.15, un alle 7,16, una alle 7.19, una alle 7.23, 7.26, 7.29, 7.32 e 7.35. A Pesaro resteranno chiuse le scuole di ogni ordine e grado. Intanto, nei Comuni costieri è partita già la ricognizione dei danni causati dal sisma. “Forte scossa di terremoto in tutto il territorio- scrive su Facebook il sindaco di Pesaro Matteo Ricci- Al momento non risultano danni”. Molte amministrazioni comunali hanno già deciso di tenere le scuole chiuse come ad esempio a Vallefoglia e Tavullia. “In via cautelativa per il controllo degli edifici scolastici si invitano i Comuni delle province di Ancona e di Pesaro Urbino a chiudere le scuole di ogni ordine e grado. Nelle altre province si valuti caso per caso”. Lo scrive il governatore delle Marche Francesco Acquaroli dopo un colloquio telefonico con il Capo della Protezione civile Fabrizio Curcio in seguito alle ripetute scosse di terremoto con epicentro a largo della costa marchigiana di questa mattina. La più forte di magnitudo 5.7 alle 7.07. “Si è verificata una forte scossa di terremoto alle 7.07 al largo della costa tra Pesaro e Fano, seguita da un’altra di minore intensità- dice Acquaroli- Stiamo verificando le conseguenze sui territori”. Il sindaco di Pesaro: Temiamo conseguenze”. “Stiamo facendo controlli, molta gente e’ in strada e al momento non risultano danni ingenti, però stiamo facendo tutti i controlli possibili su tutti gli edifici pubblici. Le scuole sono state chiuse in maniera precauzionale”. Lo ha detto il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, precisando: “C’è stato grande spavento perché la botta è stata forte e quindi temiamo conseguenze”.

aggiornamento terremoto ore 15.22

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