Politica

Partiti uniti in piazza per onorare Navalny e contro il regime di Putin

 

di Fabiana D’Eramo

 

Tutti i partiti manifesteranno per la morte di Alexey Navalny. L’appuntamento, in piazza del Campidoglio. È stato Carlo Calenda a lanciare l’idea. Mentre ovunque nel mondo le piazze si sono riempite per ricordare il dissidente morto nella colonia penale artica di Kharp, nella Russia siberiana, a meno ventiquattro gradi, in Italia è mancato lo stesso tipo di reazione contro il regime di Vladimir Putin. “È opportuno che le forze politiche europeiste e democratiche promuovano un’iniziativa congiunta lunedì pomeriggio a Roma”, ha scritto il leader di Azione su X.

Elly Schlein, fuori sincrono, ha perso una buona occasione per farla lei, la leader dell’opposizione, questa proposta. Almeno per restare battagliera quanto le parole che ha speso sui social. “La morte di Aleksei Navalny, il principale oppositore di Putin, è tutta responsabilità del governo russo”, aveva scritto all’indomani della notizia. “Un crimine che non può restare impunito. Imprigionato, avvelenato, torturato: oggi muore un uomo ucciso lentamente da un regime spietato che non ammette voci libere”. La segretaria è comunque la prima a rispondere all’appello di Calenda e annuncia l’adesione del Pd. “Per contrastare un regime che uccide il dissenso e la libertà”, ha scrtto sui social, “per solidarietà a chi oggi in Russia viene arrestato perché dissente da Putin e protesta per la morte di Navalny”.

In piazza anche Alleanza Verdi e Sinistra: Angelo Bonelli riporta le menti agli oltre duecento oppositori di Putin, solo tra i giornalisti, che hanno perso la vita dall’inizio del suo mandato. Anche +Europa ha detto sì con il segretario Riccardo Magi, mentre Benedetto Della Vedova ha fatto sapere che chiederà il visto per partecipare ai funerali di Navaly. +Europa si era già recata sotto l’ambasciata russa per onorare l’eroismo del politico e attivista, insieme con Italia Viva, che a sua volta, tramite le parole di Raffaella Paita, conferma di esserci – non senza una frecciatina per ricordare a Calenda chi si era svegliato prima.

Arriva il sì anche dalla maggioranza. Prima Forza Italia e Noi Moderati, e poi Fratelli d’Italia, che ci sarà con una delegazione. La premier Giorgia Meloni aveva subito commentato di augurarsi che “su questo inquietante evento venga fatta piena chiarezza”.

Lo stesso auspicava il vicesegretario della Lega Andrea Crippa, che con la sua posizione possibilista aveva attaccato il Pd – “sa cose che evidentemente il resto del mondo non sa”, aveva detto il braccio destro di Matteo Salvini, “ci possono essere sospetti, coincidenze strane, ma additare persone come colpevoli mi sembra prematuro e inopportuno. Aspettiamo che si faccia”, appunto, “chiarezza”. Parole che, unite al silenzio di Salvini, hanno alzato un gran polverone. Ad ogni modo una delegazione della Lega, è infine confermato, presenzierà davanti al Campidoglio.

Anche il Movimento Cinque Stelle ha sciolto gli indugi. La linea iniziale era stata quella del silenzio, ma in extremis anche l’ultimo partito dell’opposizione ha aderito all’appello. Giuseppe Conte non ci sarà, manderà una delegazione.

“E’ importante che l’iniziativa lanciata da Carlo Calenda abbia raccolto una grande adesione trasversale”, ha scritto su X Mara Carfagna, presidente di Azione. “Dobbiamo esserci tutti per dare un segnale forte di unità nella battaglia per la libertà e contro il regime di Putin, che soffoca il dissenso e uccide gli oppositori. Oggi più che mai è necessario schierarsi dalla parte giusta, senza ambiguità.”

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