Politica

Pensioni, Landini ribadisce il concetto: “La legge Fornero va cambiata. Non servono gli aggiustamenti”

Non si può più rimandare. Il sistema previdenziale va cambiato subito e per la legge Fornero “è venuto il momento non di qualche aggiustamento ma di fare una riforma vera”. Lo ha ribadito oggi il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini intervenendo all’assemblea nazionale organizzata a Roma dai sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl, Uil. Commentando l’incontro a palazzo Chigi, Landini ha spiegato che “la cosa importante che è avvenuta – ed è la prima volta che succede, non solo con questo governo ma anche con quelli precedenti – è che c’è stata una dichiarazione ufficiale al tavolo che, a partire dai primi giorni di dicembre, questo governo è pronto ad avviare un confronto e una trattativa con il sindacato su cosa significa modificare la legge Fornero”.

Per quanto riguarda il merito e i risultati effettivamente raggiunti, il segretario generale ha detto che “questa è una discussione tutta da verificare, ma ieri abbiamo detto con forza una cosa chiara: gli 8 miliardi devono andare ad aumentare il netto in busta paga di lavoratori e pensionati, a partire dai redditi più bassi, non è il momento di dare alle imprese e all’Irap”. “L’elemento positivo è stato di offrire la possibilità concreta di entrare nel merito di riforme e provvedimenti necessari”. Per Landini “il primo tema che deve essere oggetto di discussione del Paese è che al centro deve tornare il lavoro e noi dobbiamo contrastare con forza la precarietà, non è accettabile che la ripresa delle attività continui a generare lavoro precario”. Rispetto al possibile ritorno della legge Fornero dopo la misura ponte del 2022, il leader Cgil è stato netto e ha voluto usare parole chiare rivolte anche alla politica: “Adesso quella legge è figlia di nessuno, ma l’hanno votata tutti”. Infine, conclude, “è importante ottenere modifiche alla legge di bilancio e che le riforme siano oggetto del confronto con i sindacati”. In sostanza nei prossimi giorni si apriranno una serie di tavoli tecnici per introdurre correttivi in manovra anche sul fisco mentre su flessibilità in uscita e nuova riforma si parlerà l’anno prossimo. Poi la posizione del Segretario della Cisl Luigi Sbarra sull’incontro con Draghi: “È stato positivo. La Cisl ha apprezzato la disponibilità e l’impegno ufficiale del Governo ad aprire nei prossimi giorni al Mef un confronto per discutere di politica fiscale e degli 8 miliardi di riduzione delle tasse previste della legge di stabilità. Chiediamo che le risorse siano interamente impegnate per la riduzione delle tassazione fiscale ai redditi da lavoro ed alle pensioni. A Dicembre invece si aprirà il confronto sul percorso di revisione della legge Fornero per rendere il sistema pensionistico più equo, stabile, sostenibile, flessibile. Abbiamo indicato al Governo le priorità in tema di cambiamento della previdenza: una pensione di garanzia per i giovani e le donne , misure di flessibilità in uscita dal mercato del lavoro a partire dai 62 anni di età, 41 anni di contributi a prescindere dall’età, l’allargamento del perimetro del lavoro usurante e gravoso con la strutturalità dell’ape sociale, incentivi per l’adesione dei giovani alla previdenza complementare, maggiori risposte ai pensionati per allargare la quattordicesima mensilità  Eserciteremo sul parlamento la nostra azione per ottenere significative modifiche e per migliorare il testo della legge di bilancio su Lavoro, ammortizzatori, politiche attive, Fisco, Lavoratori precoci, investimenti, scuola, sanità, legge anti delocalizzazioni”. Infine il leder della Uil Bombardieri: “Visto che il confronto sulle pensioni parte a dicembre ho chiesto a Draghi se terminerà in tempi brevi o se l’orizzonte è il Def e lui ha confermato che quello è il tempo previsto. Poi gli ho chiesto se la faremo ancora con lui e ha risposto: sì, la farete come me”.

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