Roma Capitale

Piani di Zona per Roma Capitale, la Giunta Raggi li rivede, li rimodula e cancella quelli non attuabili

La giunta Raggi ha annunciato il completamento di un lavoro di analisi e monitoraggio dell’attuazione dei Piani di zona, e i suoi esiti che prevedono la rimodulazione, riprogrammazione o cancellazione dei programmi non più attuabili per garantire la tutela del territorio e i diritti dei cittadini. “Grazie a un intenso lavoro iniziato ben cinque anni fa, oggi possiamo annunciare un’operazione di riordino dei Piani di Zona che abbiamo progressivamente portato avanti e che, con i recenti atti approvati dalla Giunta, raggiunge due obiettivi: da un lato mette a posto i progetti già avviati, tutelando i diritti dei cittadini e assicurando il completamento di servizi e opere pubbliche; dall’altro lato cancella i Piani di zona ritenuti non più realizzabili”, ha dichiarato la sindaca di Roma Virginia Raggi. “Agiamo su tre fronti, legalità, completamento, cancellazione e rimodulazione dei piani – ha sottolineato l’assessore all’urbanistica Luca Montuori – è il risultato di un intenso lavoro di Assessorato, Commissione capitolina e uffici per tutelare da un lato il nostro territorio ripensando programmi che rispondano ai bisogni attuali, alle finalità della norma, ai principi di rigenerazione urbana e contenimento del consumo di suolo di cui tutti oggi parliamo; dall’altro garantire il diritto all’abitare in spazi dotati di servizi che restituiscano dignità a parti oggi incomplete di città”. “Il lavoro svolto dalla Commissione Capitolina di indagine amministrativa sui piani di zona, di cui sono stato presidente, ha permesso di raccogliere ogni evidenza di cittadini, associazioni ed esperti di settore, per avviare le istruttorie da parte degli Uffici del Pau, in grado di garantire la legalità nel rispetto dei prezzi massimi con cui gli appartamenti dovevano essere venduti o locati agli aventi diritto – ha ricordato il vicesindaco con delega alla Città in Movimento Pietro Calabrese -. Un lavoro immane, per recuperare decenni di mancati controlli sulle violazioni della normativa di settore, che ha già consentito la revoca di molti comparti in tutti i 118 piani di zona del I e II Peep, quindi la fine delle varie tragedie familiari in cui gli inquilini assegnatari erano addirittura finiti sotto sfratto da parte degli operatori e cooperative inadempienti, nonostante avessero già pagato ben oltre il dovuto – ha sottolineato -. Un lavoro che ha garantito la bocciatura di ogni ricorso presentato dagli operatori, e che sta proseguendo nei tempi che servono proprio a contrastare eventuali ricorsi anche per tutti gli altri comparti ancora da revocare”, ha concluso.

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