La guerra di Putin

Stoltenberg da Zelensky, l’Ucraina presto nella NATO, promesso fondo 100 miliardi di euro   

di Giuliano Longo

 

Il segretario della NATO Stoltenbergsi è recato ieri a Kiev per colloqui con il presidenteZelensky  in un momento particolarmente delicato per le forze ucraine che subiscono l’offensiva russa. Situazione critica ammessa sabato anche dal capo di stato maggiore Sirsky(v. ORE 12 del 29 aprile).

Nel corso della successiva conferenza stampa, all’aperto, il presidente ucraino ha affermato risolutamente che “è ovvio che l’Ucraina farà parte della NATO, perché è impossibile immaginare la sicurezza dell’Europa senza di essa”.

Quindi ha aggiunto “abbiamo iniziato a parlare e ne continueremo a parlare dei preparativi per l’attuale vertice della NATO a Washington. Già in questa fase possiamo affermare con sicurezza: il vertice di Washington può diventare un momento di forza per l’Alleanza oppure no. È lì che si deciderà se chi è ostile al nostro ingresso nella Alleanza avrà la possibilità di porre il veto al rafforzamento della NATO, e questo si decide proprio sulla questione relativa all’Ucraina”,

“L’Ucraina– ha proseguito-  merita un invito(di ingresso) alla NATO, sia per la nostra forza, sia per la difesa dei valori comuni, sia per la nostra importanza per il futuro dell’intera regione euro-atlantica. Crediamo che l’Alleanza non debba aver paura delle proprie forze e non abbia il diritto di deviare dalle proprie regole solo perché il Cremlino vuole una simile ritirata. E ringrazio ogni leader e la stragrande maggioranza dei paesi della NATO che sostengono l’adesione dell’Ucraina”.

Anche Stoltenberg ha cercato di mettersi al passo con Zelenskyj affermando “Mosca deve capire che non può sconfiggerci – ha aggiunto-  Il posto legittimo dell’Ucraina è nella NATO. L’Ucraina diventerà membro dell’alleanza. Il lavoro che stiamo svolgendo ora la pone su un percorso irreversibile verso l’adesione alla NATO, in modo che, quando arriverà il momento, possa diventarne immediatamente uno dei membri.”

Quindi “quando sarà il momento, l’Ucraina diventerà immediatamente membro della NATO. Faremo di tutto per questo. Per prendere questa decisione è necessario che tutti i membri dell’Alleanza siano d’accordo,”

Ma , ha aggiunto “non mi aspetto che riusciremo a raggiungere un simile accordo al vertice di luglio, anche se penso che saremo in grado di dimostrare che stiamo avvicinando l’Ucraina all’adesione”.

Insomma, Kiev viaggia ormai  su un percorso irreversibile e la NATO deve fare tutto il possibile per garantire che questo il giorno arrivi presto, certamente non a luglio.  .

Meno deludente l’impegno per la fornitura di missili per Patriot a Kievper la quale  già. “ci sono i primi passi”, ha annunciato Stoltenberg .

Dall’incontro di Kiev emerge che  almeno per stabilizzare la situazione in prima linea -di controffensiva ucraina nemmeno si accenna- tutto dipende  oltre che dalla fornitura di armi anche dai finanziamenti.

A proposito di questi nè interessante notare che  il presidente ucraino non parla più di vite umane risparmiate, ma, fatti due conti della serva afferma “se Putin vince in questo conflitto, se la Russia vince questo conflitto, dovremo pagare e spendere molti più soldi”.

A questo scopo i due hanno anche discusso della creazione di un fondo speciale della NATO  100 miliardi di euro. per sostenere la difesa ucraina, mancano tuttavia dettagli e tempi per tale finanziamento la cui proposta avverrà forse nel vertice di Luglio.

A ben vedere l’ingresso dell’Ucraina nella NATO viene dato per scontato in un futuro non definito, anche perché se avvenisse con questo conflitto in corso significherebbe un ingresso diretto – non mascherato-della Alleanza in otemperanza dell’articolo 5 del  trattato in difesa di ogni suo membro aggredito.  E l’avvio di una terza guerra mondiale sul suolo dell’Europa.

Per ora la partita si gioca sulla buona volontà futura dell’Alleanza (con qualche dubbio di Washington)  ma soprattutto sui soldi…e tanti.

aggiornamento la crisi russo-ucraina ore 13.44

Related posts

Un foreign fighter italiano che combatteva con i russi ucciso nella Regione del Donesk. Rientrata in Italia l’ex pilota dell’Aeronautica che aveva scelto di combattere per Kiev

Redazione Ore 12

La Russia vuole a qualsiasi costo la Regione del Donetsk. Si moltiplicano gli attacchi

Redazione Ore 12

Russia, le sanzioni occidentali accentuano le intenzioni autarchiche di Putin

Redazione Ore 12