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Piemonte, prevenzione tumori ereditari mammella e ovaio: Regione valuta incremento strutture per esami strumentali

La Regione Piemonte è stata la prima in Italia a strutturare percorsi per i tumori ereditari. “Nel 2019 la Giunta Chiamparino infatti definì un codice d’esenzione (D99) per questa categoria di persone” – spiega Silvana Accossato che in data odierna ha presentato un’interrogazione urgente a seguito di diverse segnalazioni di ritardi nell’eseguire questi particolari controlli preventivi.

Attualmente sono solo 3 le strutture nel torinese abilitate a fornire questo servizio: Città della Salute, Ospedale Mauriziano e IRCCS di Candiolo.

“I pazienti, quindi, rischiano di non poter effettuare l’esame nei tempi stabiliti” – spiega la Presidente di LUV in Consiglio Regionale. In Italia escludendo i carcinomi della cute non melanomi, il cancro della mammella è il tumore più frequentemente diagnosticato nelle donne, in percentuale diversa a seconda dell’età.

Nell’anno 2020 sono state stimate quasi 55.000 nuove diagnosi di tumore al seno, che rappresentano circa il 30,3% di tutti i tumori femminili. Si attendono invece circa 5.200 nuove diagnosi di tumore ovarico, il quale rappresenta il 3% tutti i tumori femminili (il decimo).

“Quindi appare ancora più importante l’opera di prevenzione previste dal protocollo” – spiega Silvana Accossato “e non possiamo non accogliere con favore la disponibilità dell’Assessorato alla Sanità di implementare le strutture abilitate ad offrire tale servizio, nella speranza che si faccia prima possibile per accorciare le tempistiche di attesa fin da subito”.

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