Politica

Pil oltre le aspettative. Meloni: “C’è una ripresa dell’ottimismo”

L’economia italiana riparte, supera le attese degli analisti e brilla nel confronto con gli altri Paesi europei, crescendo nei primi tre mesi dell’anno più di Francia e Germania. Con una crescita acquisita per l’intero anno già ad un passo dalle stime fissate dal governo, e che fa intravedere la possibilità di margini meno stretti per le prossime misure economiche. Ma andiamo a vedere la nota diffusa da Istat: “Nel primo trimestre del 2023 si stima che il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia aumentato dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e sia cresciuto dell’1,8% in termini tendenziali. Il primo trimestre del 2023 ha avuto due giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al primo trimestre del 2022. La variazione congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto sia nel comparto dell’industria, sia in quello dei servizi e di una stazionarietà dell’agricoltura, silvicoltura e pesca. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta. La variazione acquisita per il 2023 è pari a +0,8%”.

Il commento

L’economia italiana nel primo trimestre del 2023 registra una crescita dello 0,5% in termini congiunturali e dell’1,8% in termini tendenziali.
La stima preliminare, che ha come sempre natura provvisoria, riflette dal lato dell’offerta una crescita sia del comparto industriale, sia di quello dei servizi, mentre il settore primario registra una stazionarietà. Dal lato della domanda il contributo alla crescita del Pil risulta positivo sia per la componente nazionale, sia per la componente estera.
Dopo la lieve flessione congiunturale dell’ultimo trimestre del 2022, la ripresa di inizio 2023 prospetta un tasso di crescita acquisito per il 2023 stimato allo 0,8%.
Poi Meloni da Londra: “Un dato che “sprona il nostro governo a far ancora di più per sostenere chi produce ricchezza nella nostra nazione”, promette la premier Giorgia Meloni, che da Londra rassicura e allontana le critiche: “C’è una ripresa dell’ottimismo, non si può sempre fare il Tafazzi di turno”.  Ed ancora altri commenti, tra questi quello del Commissario Ue Gentiloni: “Tra le maggiori economie dell’Ue, risultati migliori del previsto si registrano soprattutto per l’Italia e la Spagna”, plaude il commissario Ue Paolo Gentiloni, che parla di “notizie incoraggianti, che mostrano un’economia europea che continua a mostrare una certa resistenza in un contesto globale difficile”. Soddisfatto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, che difende l’operato del governo: “L’ambizione responsabile paga. Alle illazioni rispondono i fatti”. Il dato “smentisce i profeti di sventura che avevano diagnosticato una possibile recessione per il nostro Paese”, gli fa eco il titolare delle Imprese Adolfo Urso, che plaude soprattutto alla “grande vitalità delle imprese”. E proprio dall’industria arrivano nuovi dati incoraggianti: dopo il lieve arretramento di gennaio, a febbraio il fatturato torna a crescere in termini congiunturali, segnando un +1,3%; su base annua l’incremento è del 7,2%. Con il Pil allo 0,5% nel primo trimestre, la crescita acquisita per il 2023, quella cioè che si avrebbe se nei prossimi trimestri la variazione fosse nulla, è già allo 0,8%. Poco sotto la stima formulata dal governo nel Def: +0,9% nel quadro tendenziale, quindi a politiche invariate, e +1% considerando le misure che l’esecutivo intende adottare.

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