Politica

Ponte Stretto, Salvini: “Opera strategica e non più rinviabile”

 

Il Ponte sullo Stretto di Messina “è un’opera non più rinviabile e di assoluta strategicità per l’Italia e l’Europa”. Lo ha ribadito il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, esponendole le linee guida del dicastero alla Commissione in audizione al Senato. “Senza il Ponte a cosa serve l’alta velocità fino a Reggio Calabria e in Sicilia – si chiede – è un sistema, un pezzo senza gli altri non serve”. “In questi primi 40 giorni ho riscontrato che ci sono criticità nell’allocazione delle risorse e che il Ministero in alcuni fronti ha smarrito la sua mission”. “Molto opere, anche rilevanti, del Pnrr sono finanziate solo in parte. I ritardi sono dovuti anche all’aumento esponenziale dei prezzi”.

Ci sarà “massima attenzione ai porti italiani, che devono rimanere pubblici”, spiega Salvini in Commissione. Il ministro intende “lavorare sulla governance” dei porti “anche per le richieste delle istituzioni europee e garantire la concorrenza tra gli operatori”, ma “comunque vigileremo sulle operazioni societarie”. Il Mit pensa a un intervento sulle “nuove forme di mobilità anche mettendo mano al Codice della Strada”, perché secondo Salvini l’introduzione della “mobilità dolce ha visto un approccio ideologico e non ha tenuto conto dello stato nostre strade, basti pensare a Roma, e del livello di incidentalità”. Infatti “molti Comuni hanno previsto la realizzazione di piste ciclabili senza tenere conto della segnaleticae mettendo in difficoltà ciclisti, automobilisti e anche polizia municipale”. “Noi siamo per la libertà in tutte le sue forme” ma “la sicurezza stradale va seriamente ripensata alla luce dei nuovi mezzi di mobilità urbana” che “richiedono chiarezza e sistematicità nella normativa“, a fronte anche di una “segnaletica non prevista dalle norme”, osserva Salvini. La revisione avverrà quindi “se servirà anche riprendendo in mano il Codice della Strada da diversi punti di vista”, precisa il ministro, codice sul quale “sono le stesse associazioni dei consumatori che chiedono interventi“, aggiunge nelle risposte, e “sulla mobilità sostenibile ho incontrato diversi rappresentanti, va pensato come un sistema integrato che comprende anche il trasporto su gomma”. Per quanto riguarda la realizzazione della contestata linea ad alta velocità Torino-Lione, il ministro delle Infrastrutture annuncia: “Il 13 dicembre ci sarà una riunione al Mit sulla TAV, il ministro francese sarà in collegamento e io in presenza. Voglio essere fiducioso, i programmi sono assolutamente seguiti”. In audizione Salvini spiega anche perché il dicastero che guida ha ‘perso’ la mobilità sostenibile, tornando a chiamarsi ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: “Il cambio di nome più che una scelta contenutistica è una scelta di efficacia e di efficienza, c’era una voce di bilancio con 800mila euro per cambiare server, nome della carta e quant’altro. Ho preferito che venissero dedicati altrove. La sostenibilità la esperiremo con i fatti e non con l’aggettivazione del nome del ministero che torna a essere il ministero delle Infrastrututre e dei Trasporti”.

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