Politica

Premierato, parte la riforma che divide la politica e gli italiani. Sarà Referendum?

Con ogni probabilità, non riuscendo ad ottenere in parlamento la necessaria maggioranza, la riforma fortemente voluta da Giorgia Meloni, finirà in un referendum assolutamente divisivo per il Paese.  Durissimo lo scontro tra la Premieri ed Elly Schlein sul Premierato, scontro che non sembra far prevedere una riforma condivisa. Proponendo la riforma, fa sapere Giorgia Meloni“abbiamo fatto il nostro lavoro e quello che i cittadini ci avevano chiesto perchè era nel programma. Noi abbiamo proposto una riforma che risolve alcuni dei grandi problemi strutturali della nazione, per questo la chiamo la madre di tutte le riforme, toccando sette articoli della Costituzione, intervenendo in punta di piedi. Non abbiamo fatto una riforma che entrava a gamba tesa, che stravolgeva la Costituzione. E’ stata una scelta politica e di dialogo, io ero partita dal semi-presidenziale alla francese. Abbiamo incontrato le forze politiche per capire l’umore e tutti dicevano che il presidente della Repubblica non si tocca e dunque il semipresidenzialismo alla francese era impossibile. Abbiamo scritto una riforma che già prendeva in considerazione il dibattito e cercava di entrare in punta di piedi pur facendo rivoluzione. Consideravo già questo un grande segnale di disponibilità al dialogo, non è stato colto”.. A stretto giro di posta la replica della segretarioa del Pd, Elly Schlein: “Ho sentito dire che non abbiamo argomenti… In verità non solo abbiamo argomenti, ma avevamo proposte. Che abbiamo portato un anno fa la prima volta che il governo ci ha convocato per parlare di riforme istituzionali che, vi informo, è stata anche l’ultima”.  “Non c’è mai stato dialogo – ha aggiunto -, non si fanno riforme costituzionali stravolgendo le basi della convivenza a colpi di maggioranza come stanno facendo. Il dialogo non l’hanno mai voluto, abbiamo portato le nostre proposte e non ne hanno considerata una. Ma capisco che non lo possano fare, perché questo governo fragile si regge solo sul cinico baratto tra il premierato e l’autonomia differenziata che spacca l’Italia. Noi vogliamo fermarle entrambe”.Il Pd ha poi convocato un’assemblea straordinaria dei suoi senatori con la segretaria del partito, Elly Schlein, annunciando una manifestazione il 2 giugno a Roma “per la Costituzione e per l’Europa federale” e rilanciando l’allarme sui contenuti della riforma: “La democrazia – ha detto la leader democratica – non si risolve nell’acclamazione di un capo ogni 5 anni. Dietro quel ‘decidete voi’ c’è un colossale ‘decido io’”.

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