Covid

  Pressing delle Regioni e salto in avanti dei contagi, il Governo si prepara a nuovi interventi

La validità del Green pass Italia dovrebbe passare da 12 a 9 mesi e somministrazione della terza dose di vaccino anti covid agli over 40 da iniziare subito. E ancora: la dose ‘booster’ potrebbe a breve diventare obbligatoria per il personale sanitario. Contro l’impennata dei contagi da coronavirus, con le Regioni che spingono per un doppio binariosui no-vax , il governo prepara il suo piano per contrastare nuove infezioni nel tentativo di evitare – contrariamente a diversi Paesi europei – anche nuovi lockdown. Se sulla terza dose per chi ha superato i 40 anni l’annuncio è arrivato nella tarda serata di ieri, il Consiglio dei ministri si starebbe invece preparando già dalla prossima settimana ad adottare le nuove regole per la certificazione verde, anticipandone di ben tre mesi la scadenza dopo l’ultima somministrazione. Dalla Conferenza delle Regioni non arriva una proposta concreta ma la linea è quella del “doppio binario” per il pass già emersa nei giorni scorsi: un super Green pass solo per i vaccinati e i guariti, per poter andare in ristoranti, cinema, teatri, musei, stadi o a sciare nelle regioni che cambieranno colore e uno, ottenibile anche con il tampone, per lavorare e per i servizi essenziali. Una linea in realtà non condivisa all’unanimità, come confermano le parole del presidente delle Marche Francesco Acquaroli – “ulteriori restrizioni non sono utili, creerebbero altre tensioni e divisioni tra chi è vaccinato e chi non lo e” – e la cui fattibilità è tutta da verificare. Lo ha ricordato il presidente emerito della Consulta Cesare Mirabelli: “mi pare un rimedio difficilmente praticabile e, dal punto di vista normativo, molto rischioso. Se la situazione è così vincolante, questo giustificherebbe l’imposizione di un obbligo di vaccinazione non una sorta di lazzaretto domestico”. Alle Regioni risponde il ministro per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini, dopo averne parlato con il premier Mario Draghi e il ministro della Salute Roberto Speranza. “Il governo è ovviamente disponibile a mettere in agenda a breve un tavolo di confronto”. L’incontro potrebbe esserci già lunedì ma fonti dell’esecutivo ribadiscono che al di là dell’obbligo della terza dose per i sanitari e la riduzione della durata del pass – da 12 a 9 mesi, anche se qualcuno vorrebbe ridurla a 6 – non ci saranno nell’immediato altri interventi. Alla fine della giostra di dichiarazioni, dal Governo, comunque, non arrivano, per ora, provvedimenti. E i dati italiani dicono che nessuna Regione dovrebbe passare nelle prossime ore in giallo e che un anno fa c’erano 34.282 casi e 753 morti mentre oggi sono 10.638 i casi e 69 le vittime. Ecco perché altri interventi non sono per ora sul tavolo e si continuerà a spingere sulle terze dosi come dimostra la circolare del Commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo che dà alle Regioni la possibilità di anticipare le dosi booster ai 40-59enni a partire da lunedì. Per la stretta si vedrà, con un punto fermo però: saranno sempre i numeri, e non le pressioni politiche, a dettare la linea dell’esecutivo.

aggiornamento Pandemia Covi del 19 novembre 2021 ore 14.48

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