Cronaca

Rapine di Rolex, arresti della Polizia di Stato a Piacenza

Rapida attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Piacenza e svolta dalla Squadra Mobile e dall’U.P.G.S.P. della Questura di Piacenza, a carico di un gruppo di quattro cittadini stranieri, indagati per rapine e furti commessi in questo centro cittadino.

La sera del 25 settembre 2022 in questa via Calzolai due ragazzi pativano un violento tentativo di rapina dei preziosi orologi di marca Rolex che portavano al polso da parte di quattro cittadini stranieri, che si davano alla fuga all’arrivo delle Volanti. Un equipaggio dell’U.P.G.S.P. sorprendeva poco distante un trentenne presunto appartenente al gruppo di aggressori, che veniva subito sottoposto a fermo di polizia giudiziaria e condotto in carcere. Questi veniva rimesso in libertà a seguito dell’udienza di convalida, in assenza di ulteriori elementi che provassero il suo coinvolgimento nella rapina di gruppo. La Squadra Mobile della Questura avviava, con il coordinamento della locale Procura, una dettagliata attività di raccolta ed analisi dei filmati di videosorveglianza della zona, individuando le fattezze ed il vestiario della banda di criminali, tutti sconosciuti a questi Uffici eccetto il soggetto già indagato, a carico del quale emergevano anche ulteriori elementi di reità per quanto occorso. Gli equipaggi della Polizia avviavano quindi le ricerche dei presunti autori delle rapine, e la svolta arrivava proprio il sabato successivo, il 2 ottobre, quando le Volanti della Questura che presidiavano il centro storico di Piacenza fermavano tre dei quattro soggetti, compreso quello già indagato, che avevano accerchiato un gruppo di ragazzi nella medesima via Calzolai, al verosimile scopo di derubarli dei gioielli che indossavano. Le successive comparazioni svolte dalla Squadra Mobile permettevano di verificare la coincidenza tra i soggetti ripresi dalle telecamere ed i fermati, due dei quali, cittadini stranieri di 23 e 24 anni, risultavano non essere mai stati controllati in Italia e privi di qualsiasi titolo di soggiorno: visto il pericolo di fuga, venivano sottoposti a fermo di polizia giudiziaria da parte di Volanti Squadra Mobile per le tentate rapine del sabato precedente, ed anche indagati per il tentato furto di quest’ultima notte. Uno dei due, pur di provare ad evitare di essere arrestato, dichiarava falsamente di essere minorenne, ma l’esame auxologico svolto in ospedale lo smentiva, e lui veniva denunciato anche per false attestazioni a pubblico ufficiale. Si procedeva quindi alla perquisizione domiciliare del trentenne indagato per primo, e nell’abitazione stessa situata in questo Capoluogo veniva rinvenuto un discreto quantitativo di marijuana, per il quale veniva ulteriormente denunciato, nonché il presunto quarto appartenente alla banda criminale, un cittadino straniero ventunenne completamente sconosciuto alle Istituzioni, che riconosciuto anch’egli dai filmati di videosorveglianza, veniva sottoposto a fermo di polizia giudiziaria e portato in carcere assieme agli altri due complici. Secondo quanto ricostruito, i tre ragazzi sconosciuti alle forze dell’ordine erano da poco giunti in Italia dalla Spagna, ed avevano trovato accoglienza a casa del trentenne, che era quindi diventata la base della banda. Il fermo dei primi due indagati veniva convalidato in custodia cautelare in carcere, mentre il ventunenne trovato nell’abitazione veniva rimesso in libertà, ma trattenuto da personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura, ed espulso dal Territorio Nazionale. Alla luce di tutti gli elementi raccolti, anche per il trentenne domiciliato a Piacenza veniva emessa dal G.I.P. la misura cautelare della custodia in carcere, ed il ragazzo veniva rintracciato presso la sua abitazione e tratto anche lui in arresto nel pomeriggio odierno. L’operazione in questione, svolta in profonda sinergia tra la Squadra Mobile e la Squadra Volante e sotto il costante coordinamento dell’Autorità Giudiziaria, ha permesso di bloccare rapidamente l’escalation criminale di un gruppo altamente specializzato nella sottrazione dei beni di pregio, attivo in questo centro storico, con provvedimenti di custodia in carcere o l’espulsione di tutti i membri della rete criminale. Sono in corso ulteriori indagini volte ad acclarare il coinvolgimento degli indagati in altri reati commessi in questa Provincia.

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