Economia e Lavoro

Reddito delle famiglie, nel terzo trimestre aumentato dell’1,8% e cala anche la pressione fiscale

 

Nel terzo trimestre del 2023 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell’1,8% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dell’1,2%. La propensione al risparmio delle famiglie è stimata al 6,9%, in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Lo ha reso noto l’Istat.

Il potere d’acquisto delle famiglie consumatrici è cresciuto rispetto al trimestre precedente dell’1,3% a fronte di un aumento dei prezzi dello 0,5%.

“Il potere d’acquisto delle famiglie, dopo la brusca caduta del quarto trimestre 2022, prosegue – è il commento dell’Istat – la ripresa. Tale ripresa, iniziata nel primo trimestre 2023, era stata interrotta dalla lieve flessione del trimestre successivo; la stessa dinamica si osserva per la propensione al risparmio, che tuttavia rimane molto al di sotto dei livelli pre-Covid”.

Nel terzo trimestre del 2023 il tasso di investimento delle famiglie consumatrici si è attestato all’8%, 0,1 punti percentuali più basso rispetto al trimestre precedente, a fronte di una crescita degli investimenti fissi lordi dell’1% e del già segnalato aumento del reddito lordo disponibile. La pressione fiscale, nel terzo trimestre del 2023, è stata pari al 41,2%, in riduzione di 0,2 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo ha reso noto l’Istat.

Complessivamente, nei primi nove mesi del 2023, la pressione fiscale si attesta al 39,9% del Pil, in riduzione di 0,3 punti percentuali rispetto al 2022.

Le uscite totali nel terzo trimestre 2023 sono diminuite del 3,8% rispetto al corrispondente periodo del 2022 e la loro incidenza sul Pil (pari al 50,9%) è diminuita in termini tendenziali di 4,5 punti percentuali. Nei primi tre trimestri del 2023 la relativa incidenza è stata pari al 51,9%, in riduzione di 2,2 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2022.

Le uscite correnti hanno registrato, nel terzo trimestre 2023, una diminuzione tendenziale dell’1,2%, mentre le uscite in conto capitale si sono ridotte in termini tendenziali del 17,8%.

Le entrate totali nel terzo trimestre 2023 sono aumentate in termini tendenziali del 4,6% e la loro incidenza sul Pil è stata del 45,9%, in calo di 0,1 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2022. Nei primi tre trimestri dell’anno, l’incidenza delle entrate totali sul Pil è stata del 44,8%, in diminuzione di 0,5 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2022.

Le entrate correnti e le entrate in conto capitale nel terzo trimestre 2023 hanno segnato, in termini tendenziali, aumenti rispettivamente del 4% e del 44,2%.

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