Roma Capitale

Regionali, Desideri: “Se la matematica non è un’opinione qualcuno mischia i dati per cambiare la realtà. Poco più di due cittadini su dieci hanno votato per il Centrodestra”

Sfogliando i quotidiani ed ascoltando i vari telegiornali campeggiano le percentuali oltre il cinquanta per cento con le quali il centro destra elegge i due governatori di Lombardia e Lazio. Ad un cittadino disattento l’evidenziazione di questo dato potrebbe portare ad un’errata valutazione di ciò che è realmente accaduto; ha dichiarato Fabio Desideri, presidente di Confimprese World. La matematica – che non è mai un’opinione – ci può aiutare a capire meglio cosa effettivamente accaduto domenica e lunedì scorsi. Gli italiani aventi diritto al voto nella Regione Lazio erano poco meno di  quattro milioni ed ottocentomila, di essi ha votato soltanto il 37,2%;  nella circoscrizione elettorale della provincia di  Roma addirittura meno, il 35,17 %, storicamente il dato più basso da sempre.  Se la matematica non inganna questo significa che nel Lazio si sono recati alle urne poco più di 1(un) milione 800mila elettori;  il che comporta, come ulteriore considerazione, che oltre 3(tre) milioni di cittadini della nostra regione hanno disertato i seggi elettorali, per una percentuale di assenteismo pari a quasi il 63% degli elettori aventi diritto al voto. Un dato di questo genere avrebbe dovuto consigliare dichiarazioni politiche  meno roboanti e commenti giornalistici più pacati; purtroppo così non è stato. Proviamo ad approfondire. Più di un esponente di spicco del centro destra a livello nazionale ha dichiarato che: “questo voto rafforza il Governo”, quindi noi semplici cittadini potremmo dedurre da tali dichiarazioni che se, per pura ipotesi, si azzerasse la partecipazione nei prossimi appuntamenti elettorali, il Governo sarebbe rafforzatissimo. Credo, però, che in tale non auspicabile ipotesi non si potrebbe dire altrettanto del concetto di Democrazia, cui la nostra Costituzione – sono certo – rivolge tutta la sua azione di tutela; ha proseguito Desideri. Ho anche letto che qualcuno ha definito i dati percentuali dei vari partiti che compongono il centro destra “un forte rafforzamento dei singoli”. La matematica però non conferma queste dichiarazioni; ha proseguito Desideri. Fratelli d’Italia, nel Lazio, raggiunge la percentuale del 33,62% tra i votanti, vale a dire che dei circa unmilionecinquecentomila elettori che hanno votato per le liste, di tutti i partiti, poco meno di 520 mila elettori hanno scelto il partito della Presidente Meloni, cioè poco più di un elettore su dieci, rispetto ai circa 4 milioni ed ottocentomila circa aventi diritto al voto,  ha scelto di sostenere Fratelli d’Italia; addirittura un elettore su 45 aventi diritto al voto ha scelto La Lega di Salvini  o Forza Italia di Berlusconi, tra i miei concittadini del Lazio. Quindi, se la matematica e la democrazia non sono un’opinione in un paese civile, dall’analisi di questi dati si sarebbe dovuta, forse, usare una minore enfasi, ed un maggiore ascolto verso il segnale di disaffezione, e di lontananza, che i cittadini del Lazio hanno mandato alla classe politica del centro destra, che si accinge a tornare ad amministrare la Pisana; ha concluso Desideri.

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