La guerra di Putin

Russia, fra gli accademici che contestano Putin il nipote di Gromyko

 

“Abbiamo ancora con te il problema delle Isole Curili”, dissero una volta i diplomatici giapponesi al ministro degli Esteri dell’URSS Andrei Gromyko, al termine di uno dei loro incontri. “Tu hai un problema con le Isole Curili. Noi non abbiamo problemi con le Isole Curili”, replicò il Ministro degli Esteri.

Passato alla storia come ”Mr. No” e diplomatico duro e implacabile, oggi suo nipote. Aleksey Gromyko dirigeva l’Istituto per l’Europa dell’Accademia delle Scienze russa esprimendosi contro l’invasione dell’Ucraina e aprendo il suo istituto a posizioni “liberal”.

Il 28 marzo dello scorso anno, il presidente Vladimir Putin firmò un decreto aggiornando la composizione del Consiglio scientifico. Quattro persone ne furono escluse, tra le quali il direttore Gromyko. Ufficialmente il motivo non è noto, ma è evidente che sulla decisione di Putin hanno influito le sue posizioni contrarie alla guerra e soprattutto la sua firma alla lettera di numerose personalità scientifiche russe, all’inizio del conflitto. Tuttavia, Gromyko non si è fatto intimidire dagli avvertimenti del Cremlino e ha continuato a proporre o di iniziative “pacifiche”. Nel novembre dello scorso anno pubblicò un articolo sul sito web del Consiglio russo per gli affari internazionali, in cui proponeva di inviare sulla linea di contatto un contingente ONU peace keeping.

Gli piovvero addosso critiche feroci ricordandogli che Zaporozhye e Kherson, così come le repubbliche p di Donetsk e Luhansk, erano legalmente i territori russi come sancito dalla  Costituzione della Federazione. Ma forse la critica più sensata riguardava il ruolo dei “peacekeeper” che in Corea  portò non solo a una sanguinosa ma anche alla permanete divisione della Penisola così come in Kossovo dove l’intervento della forza di pace ONU (KFOR) , di fatto portò alla debacle ella Serbia “manu militari”.  Resta il fatto che  Gromyko rimane una personalità a livello internazionale, nel 2002, Alexei  premiato  dalla British Webb Foundation, membro associato del St. Anthony’s College, Università di Oxford  che tradizionalmente  forma l’élite inglese. Insomma un prestigio che ha fatto storcere il naso ai “trinariciuti” del Cremlino che dall’Istituto a suo tempo da lui diretto, ricevono analisi compilate dai suoi esperti che poi vanno ai tavoli delle più alte cariche e determinano le valutazioni degli eventi da parte dei decisori. Tuttavia la posizione di Gromyko non era (e probabilmente non lo è ancora) isolata perché altri esponenti dell’Istituto firmarono la“Lettera aperta di scienziati russi e giornalisti scientifici contro la guerra in Ucraina”.L’appello definiva la Russia ” possibile causa di una nuova guerra nel continente europeo” condannandosi “all’isolamento internazionale” e  e chiedeva il mantenimento  della “integrità territoriale del Stato ucraino”. L’appello era firmato, fra gli altri, dal capo ricercatore del dipartimento per la sicurezza europea Mikhail Nosov, dall’Accademico N.P. Shmeleva Olga Butorina, del dipartimento di studi sull’integrazione europea e Pavel Sharikov capo del Dipartimento di Europa. I rappresentanti della direzione dell’Istituto non esitaronono a esprimere la propria posizione sui propri social network,  così Olga Butorina che nel febbraio-marzo 2022 pubblicò un pacchetto di post titolati “non guerra”, dichiarando  di non temere sanzioni amministrative e condanne che di fatto non le sono mai state inflitte. Ora la questione Gromyko è passata in cavalleria anche se, sotto sotto,  alcune pubblicazioni ultranazionaliste lo tacciano oggi di connivenza con il nemico. Eppure ma nonostante i fiumi di inchiostro sulla prossima fine di Putin, sul tentato golpe di Prigozin, sulla crisi dell’esercito russo ecc,  nessun esperto (forse solo la CIA e l’MI6 ne sanno qualcosa) riesce a fare un quadro sulla consistenza e il peso politico in Russia di queste elites  “pacifiste”. Mentre è nostra sommessa opinione  che non solo abbiano ancora un ruolo ma sussurrino ancora qualcosa all’orecchio sinistro di Putin.

 GiElle

aggiornamento la Guerra di Putin ore 11.15

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