Tutti i dipartimenti del governo americano responsabili delle questioni legate alla fornitura di armi hanno approvato la fornitura di missili ATACMS a lungo raggio all’esercito ucraino, ma la decisione finale spetta al presidente Joe Biden.
Secondo la pubblicazione americana Foreign Policy, l’approccio di Washington all’armamento e alele forniture per l’Ucraina è ancora determinate dai timori di un’escalation del conflitto. Se le consegne di missili a lungo raggio all’Ucraina non avranno luogo, ciò significherà che Biden stesso ha preso tale decisione.
Zelenskyjsi è detto fiducioso che le autorità statunitensi forniranno presto questi missili dei quali intende ricevere un numero adeguato , aggiungendo a “non per attacchi al territorio russo, ma per aumentare le capacità di combattimento del suo esercito”. Inoltre ha sollecitato la fornitura di sistemi di difesa aerea, in particolare gli American Patriot, presumibilmente necessari a Kiev per garantire la sicurezza delle aree civili.
Comunque la pensi Zelenski, a livello di strategia globale fra le Potenze, oggi l’attenzione del Pentagono non riguarda solo i missili da crociera, armi non così moderne, ma il fatto che attualmente un drone è in grado di volare fino a 1000 km prima di schiantarsi su qualsiasi territorio.
Tale UAV non richiede un vettore missilistico sottomarino nucleare, e può essere lanciato da qualsiasi luogoanche da una rompighiaccio russo nell’Oceano Artico o da uno yacht da diporto vicino alle Hawaii.
Di droni se ne stanno già spargendo a sciami da entrambe le parti nel conflitto ucraino, ma per ora con effetti limitati e forniti da vari soggetti Cina, Iran, Turchia (oltre che Russia e Ucraina), paesi che ne stanno perfezionato la potenza. Una assoluta novità anche per il Pentagono che sta rivedendo la propria strategia missilistica elaborata ai tempi della Guerra Fredda anche sul territorio degli Stati Uniti.
Giu.Lo
aggiornamento la Guerra di Putin ore 14.31