Politica

Salvini e Musk: un’alleanza che agita il governo Meloni

di Viola Scipioni

Negli ultimi mesi, il panorama politico italiano è stato scosso dalle trattative tra il governo e Starlink, la rete satellitare di proprietà di Elon Musk, per la fornitura di servizi di comunicazione sicura. Questo possibile accordo, del valore di 1,5 miliardi di euro, ha generato tensioni all’interno dell’esecutivo, mettendo in luce divergenze tra il Vicepremier Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

Salvini, leader della Lega, ha assunto una posizione decisa a favore dell’intesa con Musk, vedendo in essa un’opportunità per rafforzare la posizione internazionale dell’Italia. Ha dichiarato pubblicamente: «con la creatura di mister Starlink bisognerebbe fare accordi subito, anche da domani». Questa presa di posizione ha alimentato speculazioni su un suo tentativo di emergere come figura centrale nel governo, sfruttando l’alleanza con Musk per accrescere la propria influenza politica.

Dall’altra parte, la premier Meloni ha mostrato maggiore cautela. Nonostante in passato abbia espresso interesse per le tecnologie innovative di Musk, recentemente ha smentito categoricamente le voci su un accordo già concluso con Starlink. Fonti vicine a Palazzo Chigi sottolineano la necessità di valutare attentamente le implicazioni di una collaborazione così strategica, soprattutto in termini di sicurezza nazionale e autonomia tecnologica.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso preoccupazioni riguardo all’affidamento delle comunicazioni istituzionali a una società straniera. Secondo alcune indiscrezioni, il Quirinale sarebbe favorevole a soluzioni europee, come il progetto IRIS 2, che mira a creare una costellazione satellitare comunitaria entro il 2030.

Le opposizioni hanno colto l’occasione per criticare l’esecutivo. Elly Schlein, segretaria del Partito democratico, ha definito «irresponsabile e pericoloso» affidare la sicurezza nazionale a una società privata straniera, soprattutto alla luce delle recenti dichiarazioni di Musk riguardo alla possibilità di disattivare il sistema in Ucraina. Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha richiesto che il governo riferisca in Parlamento, sottolineando la necessità di trasparenza su una questione di tale rilevanza.

In questo contesto, Salvini ha intensificato i contatti con Andrea Stoppa, consulente italiano di Musk, per facilitare le trattative. Questa mossa è stata interpretata da alcuni analisti come un tentativo del Vicepremier di consolidare la propria posizione all’interno del governo, sfruttando l’alleanza con una figura di spicco come Musk.

Tuttavia, la strada verso un accordo definitivo è ancora irta di ostacoli. Le preoccupazioni riguardano non solo la sicurezza delle comunicazioni, ma anche la sovranità tecnologica dell’Italia e la sua posizione nel contesto europeo. La decisione finale potrebbe avere ripercussioni significative sia sul piano interno che su quello internazionale, influenzando le future alleanze e la collocazione geopolitica del Paese.

In conclusione, mentre Salvini spinge per una rapida conclusione dell’accordo con Starlink, Meloni e altre istituzioni dello Stato mantengono un atteggiamento prudente, consapevoli delle implicazioni a lungo termine di una scelta così strategica. Il dibattito rimane aperto e sarà fondamentale monitorare gli sviluppi futuri per comprendere quale direzione prenderà l’Italia in questo delicato settore.

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