(Red) Dopo aver denunciato come, prima della sparizione della sua fidanzata, avesse avuto il terrore di essere ucciso, il fidanzato di Saman Abbas, la 18enne pakistana scomparsa a Novellara (Reggio Emilia), ora apre un nuovo capitoloper la vicenda, non crede che la giovane sia morta. “Me lo dicono cuore e testa. Secondo me è viva, tenuta segregata da qualche parte dallo zio Danish e dal cugino Nomanhullaq. Che, non a caso, sono irreperibili esattamente come i genitori”, spiega al Giorno Ajub Saquib, 21 anni, pakistano punjabi, che pensa che la ragazza potrebbe trovarsi in Francia o in Spagna. Poi il ragazzo si lascia andare e racconta la sa attuale esistenza: “Potrei ricordare che la sogno ogni notte, prigioniera dietro delle sbarre o in una piccola stanza. Piange, piange sempre, e mi dice: amore, aiutami. Ma c’è molto di più. Innanzitutto, non mi fido del fratello di Saman, che prima ha detto che è andata via poi che era stata uccisa. Secondo me il suo è un depistaggio per nascondere il fatto che lei è stata sequestrata. Per questo non è fuggito con i genitori. Gli hanno detto di recitare una parte per sviare le indagini e lui lo sta facendo”. Poi continua sulla sua nuova tesi: “Suo zio Danish Hasnain e suo cugino Nomanhulaq sono irreperibili non perché l’hanno ammazzata. Sono scomparsi perché sono con lei. E secondo me del rapimento è responsabile anche l’altro cugino Irfan, che oggi nega ogni responsabilità. E magari altre persone che non so”, aggiunge il 21enne, che poi spiega perché crede possano trovarsi in Francia o in Spagna. Intanto a Novellara proseguono le ricerche che, di fatto, non sono state mai interrotte dal giorno della prima segnalazione di scomparsa. Sui terreni intorno alla casa della famiglia pachistana, si sono alternati centinaia di soccorritori e con loro i cani molecolari delle forze dell’ordine italiane, tedesche, e svizzere. Nulla è stato trovato.
Saman, il fidanzato: “Sento che è viva, è stata rapita. E’ in Francia o Spagna”
