Secondo una ricerca, ben il 29% dei dipendenti in Italia preferisce le settimane brevi. D’altra parte, il 9% è disposto a lavorare in orari tradizionali in giorni diversi della normale settimana lavorativa. Divisione del 14% dei turni di lavoro, mattina presto e sera tardi. Il 6% è disposto a lavorare di notte. Meno di un lavoratore italiano su due (43%) preferisce invece giorni e orari di lavoro tradizionali. Pertanto, alcune aziende italiane hanno deciso di sperimentare settimane lavorative brevi in piena autonomia per verificare i benefici per l’efficienza dei lavoratori. È il caso dell’agenzia di marketing milanese Awin Italia, che nei difficili mesi della pandemia del 2020 ha adottato un modello di smart working, decidendo di fissare la settimana lavorativa a 32 ore. Prendiamo poi l’esempio dell’azienda milanese Carter & Benson, specializzata in consulenza strategica e head hunting, che nel gennaio 2021 ha ridotto l’orario di lavoro a 36 ore. In entrambi i casi, gli esperimenti hanno avuto abbastanza successo da essere nuovamente confermati
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