Il bilancio delle vittime del devastante terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria lunedì è salito a oltre 33.000 morti e resta alto l’allarme delle Nazioni Unite secondo cui il numero finale potrebbe anche raddoppiare. Continuano senza sosta le ricerche fra le macerie. E mentre le ricerche di vittime e di sopravvissuti proseguono in tutto il cratere del sisma, va avanti con estrema durezza l’azione giudiziaria nei confronti di decine di costruttori che hanno edificato senza alcun rispetto delle regole. Le autorità turche hanno arrestato in queste ore più di 100 costruttori edili nelle 10 province colpite dal terremoto di lunedì scorso: si tratta di persone legate ad alcuni degli edifici crollati, sospettate di avere violato le normative edilizie del Paese. Lo riporta l’agenzia di stampa Anadolu.
Il ministero della Giustizia, infatti, ha autorizzato quasi 150 procure locali a istituire “unità investigative sui crimini legati al terremoto”: i procuratori potranno avviare cause penali contro tutti i “costruttori e i responsabili” del crollo degli edifici che non rispettavano i codici esistenti, introdotti dopo un disastro simile nel 1999. Uno di questi imprenditori è Mehmet Yasar Coskun, responsabile della costruzione di un condominio di lusso di 12 piani con 250 appartamenti nella provincia di Hatay che è stato raso al suolo dal terremoto. L’uomo è stato arrestato venerdì scorso all’aeroporto di Istanbul mentre cercava di lasciare il Paese per andare in Montenegro, ha riferito Anadolu. I procuratori di Istanbul ne hanno ordinato l’arresto dopo aver scoperto i suoi piani di volo.
aggiornamento sisma Siria-Turchia ore 13.14