La guerra di Putin

Tajani, “guerra in Europa? Fare di tutto perché non accada”

 

“Bisogna fare di tutto perché questo non accada”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo in un’intervista ad Agorà su Rai 3 a una domanda sul rischio di un allargamento del conflitto in Europa.

“Il modo migliore per far capire a Putin che l’Ucraina non è sola è l’unità dell’Europa e della Nato, da un punto di vista politico far capire alla Russia che l’Ucraina è fortemente sostenuta da tutto l’Occidente e non solo”, ha spiegato Tajani, secondo cui “alcune fughe in avanti servono solo a rafforzare Putin, non ad indebolirlo”.

Il titolare della Farnesina ha quindi ribadito che “nessuno ha mai parlato durante le riunioni della Nato di inviare truppe a combattere in Ucraina contro l’esercito russo, neanche gli ucraini ce l’hanno chiesto”. “Vorrei che il Consiglio europeo fosse un Consiglio di pace, cioè che studiasse e decidesse tutte le strategie utili per raggiungere la pace sia in Ucraina, sia a Gaza che nel Mar Rosso. Per fare questo a volte serve anche l’uso della forza. Voglio dire: serve aiutare l’Ucraina a impedire una vittoria della Russia, perchè Mosca ha violato il diritto internazionale quindi non può passare la legge del più forte. Quindi aiutare l’Ucraina serve per poi sedersi al tavolo della pace. Se Kiev viene sconfitta non c’è più il tavolo della pace”. “La centrale nucleare di Zaporizhzhia è a rischio perché è nel luogo centrale del combattimento” e l’obiettivo “è neutralizzare quell’area, farne una sorta di zona extra-guerra, per impedire conseguenze negative”.

aggiornamento crisi russo-ucraina ore 14.12

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