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Tollo (Abruzzo-Chieti) dice di no alle pale eoliche tra i vigneti

Non c’è pace fra i vigneti, così la Città del Vino abruzzese si rivolge al Governo per chiedere maggior tutela delle aree vitivinicole di pregio, mettendole al riparo da progetti che possono avere un impatto negativo, anche se legati a fonti rinnovabili. Il caso arriva da Tollo (Chieti), tra le più verdi e attive Città del Vino abruzzesi, simbolo del Tullum Docg e Comune impegnato da anni sui temi della sostenibilità. La questione riguarda l’installazione di una grande pala eolica di 99 metri d’altezza e capacità produttiva di 975 KW/ora.

La normativa vigente prevede una procedura d’autorizzazione semplificata per gli impianti fino a 1 Megawatt, salta i pareri del Comune. Tollo è tra i primi Comuni d’Italia che ha promosso la formazione della comunità energetiche sul territorio. E infine, solo lo scorso 14 marzo, ha ricevuto la menzione del Premio del Paesaggio dal Consiglio d’Europa. 

Ma il sindaco Angelo Radica però non ci sta e le sta tentando tutte per impedire che la mega pala eolica venga effettivamente collocata tra i vigneti del suo comune. Lo scorso agosto, una società milanese, parte di un gruppo olandese, ha presentato al Comune e alla soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio una richiesta di impiantare una pala eolica proprio tra le vigne. “La zona individuata dalla società – spiega il sindaco Radica – è a circa 300 metri da un territorio dove è programmato un importante investimento dell’azienda Feudo Antico”.

Infatti la soprintendenza ha fornito un primo parere negativo, poiché il sito individuato dalla società è sottoposto a vincolo in quanto nei pressi di un’area archeologica nella quale sono state rinvenute delle cisterne romane, mentre il Comune non ha per legge poteri di opporsi dal momento che si tratta di un investimento in energia sostenibile entro un mega. Nonostante il parere sfavorevole della soprintendenza, però, il rischio è ancora concreto, per via di alcune obiezioni sollevate dalla società stessa.

Così il Comune di Tollo, insieme al Consorzio di tutela della Docg, alle aziende vinicole del territorio e ad altre associazioni ha ufficialmente presentato una richiesta alla soprintendenza di riconoscimento dell’area in questione come sito di notevole interesse pubblico.

Il legame di Tollo con il mondo del vino è di quelli strettissimi, costellato negli anni da riconoscimenti di prestigio, a cominciare dal 2009 con l’istituzione della Doc Tullum e poi tra il 2011 e il 2014 la zonazione del territorio con l’università di Milano; nel 2016 è stato approvato il piano regolatore a consumo zero del suolo, vincolando circa 10 km di vigne all’inedificabilità totale, ad eccezione per manufatti a servizio delle aziende agricole, entro limiti di estensione e precise prescrizioni sui materiali da utilizzare. Ad aprile 2019 risale il riconoscimento della Docg Tullum.

AGC GreenCom

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