Cultura, Arte e Libri

Un mondo da “immaginare”. Il Festival delle Scienze a Roma anima l’Auditorium

di Sara Valerio

Dedicata a tutti coloro che sanno usare l’immaginazione come fonte di ispirazione, finoal 23 aprile, l’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” ospita la XVIII edizione del Festival delle Scienze di Romacon oltre 100 ospitie circa 200 traincontri, attività didattiche, laboratori, exhibit, spettacoli edeventi per famiglie,organizzati con la collaborazione di 16 partnerscientifici e culturali.  La nuova edizione si intitola “Immaginari”: da esplorare, da costruire, da sviluppare, facendo dialogare fra loro esperienze, approcci e discipline diverse.  L’immaginazione è uno dei nostri strumenti più potenti. Grazie a lei concepiamo opere d’arte, nuove tecnologie, ma anche soluzioni a problemi quotidiani. Anche la scienza non sarebbe la stessa se non avessimo come alleata l’immaginazione per avviare ricerche e formulare ipotesi, interpretare dati e perseguire risultati migliori. Ed è dalle interazioni di visioni individuali che emergono gli immaginari condivisi che influenzano il modo in cui organizziamo le società. Oggi più che mai abbiamo bisogno di essere ispirati, sia individualmente che collettivamente, per ripensare il presente e, soprattutto, plasmare possibili futuri. Il programma si articola in tre aree tematiche: “Ispirazioni”, “Scenari” e “Visioni”, su cui scienziati di fama internazionale rifletteranno con quell’approccio multidisciplinare che caratterizza il festival. La sezione “Ispirazioni”presenta gli eventi che si muovono tra musica, arte e letteratura, riflettendo su cosa accade quando si aprono le porte dell’immaginazione; sarà l’occasione per parlare di scienza e narrazioni, di immaginario collettivo e di fantasia. “Scenari”traccia un ponte tra il presente e il passato, offrendo una panoramica sul mondo in cui viviamo. Qui troveranno spazio la ricerca scientifica, le analisi storiche, gli approfondimenti su temi di attualità, il dialogo costante tra scienza e società. “Visioni”, infine, è il luogo delle prospettive, della ricerca del domani e degli orizzonti alternativi che possiamo e dobbiamo ripensare per affrontare i grandi problemi globali. È lo spazio delle nuove idee, dove innovazione, sostenibilità e tecnologia tracciano i confini del miglior futuro possibile. Tra gli ospiti attesi, scienziati di fama internazionale, giornalisti e intellettuali quali: Amal Amin, Amedeo Balbi, Francesco Barberini, Julian Barbour, Mario Cosmo, Francesco Costa, Fabio Deotto, Paolo Giordano, Donato Giovannelli, Richard Mainwaring, Helga Nowotny, Jacopo Pasotti, Oriana Persico, Stephen Pyne, Linda Raimondo, Lisa Randall, Clarissa Rios, Jean‐Jacques Szczeciniarz, Licia Troisi, Ersilia Vaudo, Stephen Wilkes. Ad aprire il Festival è il Premio Nobel per la Fisica 2021 Giorgio Parisi, professore alla Sapienza Università di Roma, ricercatore INFN e vicepresidente dell’Accademia dei Lincei, e l’architetto e designer Massimiliano Fuksas, che incontrano le scuole in una conferenza dedicata al rapporto tra scienza, arte e creatività. Sarà presente anche il giovanissimo divulgatore scientifico, aspirante ornitologo e alfiere della Repubblica Francesco Barberini, il quale insieme all’illustratore naturalista Marco Preziosi, ci guida alla scoperta del mondo degli uccelli e della loro evoluzione in un incontro con le scuole dedicato all’ecologia e al rispetto per l’ambiente. Tra gli eventi speciali, gli spazi dell’Auditorium ospitano alcune interessanti mostre, tra cui, nel Foyer, l’esposizione fotografica “Marine Litter: Looking Forward a New World”, a cura di ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). La plastica rappresenta più dell’80% dei rifiuti ritrovati in mare aperto e sulle spiagge, minacciando l’equilibrio degli ecosistemi. La tartaruga marina, che ha una distribuzione geografica ampia e utilizza differenti habitat, ingerisce molti di questi rifiuti, rappresentando, purtroppo, un indicatore in grado di valutarne l’impatto sull’ecosistema. Composta da una selezione di materiale fotografico raccolto in oltre quattro anni di attività e da un fumetto, la mostra evidenzia gli effetti dell’accumulo della plastica nei nostri mari, attraverso lo studio della tartaruga Caretta caretta e dei pericoli cui è soggetta quotidianamente.

Per saperne di più: https://www.auditorium.com/it/festival/festival-delle-scienze-roma-2023/

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