Imprese e Sindacato

Usura, un cappio per 200mila

Federitaly rilancia l’allarme con il suo Presidente Verdone: “Situazione drammatica ed insostenibile per migliaia di piccoli imprenditori per effetto di scadenze fiscali e cartelle esattoriali”

I dati resi noti dalla CGIA di Mestre sulle aziende censite come insolventi nella Centrale Rischi della Banca d’Italia sono verosimilmente sottostimati. A dichiararlo è Carlo Verdone, presidente di FEDERITALY, l’associazione delle imprese che operano nella filiera del Made in Italy che lancia un allarme ed una proposta concreta. “Ad oggi possiamo verosimilmente ritenere che le imprese che saranno segnalate a fine settembre come insolventi supereranno le 200.000 unità per effetto delle scadenze fiscali, arrivo di cartelle esattoriali e aggiornamento dei dati relativi al mese precedente. Molti piccoli imprenditori devono scegliere se finire nelle maglie del Fisco, non pagando imposte in scadenza, cartelle esattoriali e rate della rottamazione-ter oppure rate di prestiti o rientri di affidamento”. Comunque è una situazione drammatica insostenibile per le ricadute sull’intero sistema produttivo e per le implicazioni di carattere sociale. Un terzo delle imprese insolventi è al SUD (come affermano i dati della CGIA) quindi nel territorio di maggior rischio usura: girone infernale gestito dalle mafie e dalla criminalità organizzata. Verdone continua dicendo che: “ogni imprenditore che finisce per rivolgersi agli usurai prima o poi sarà costretto anche a cedere la propria attività ai creditori-strozzini e gli affari sporchi della criminalità crescono a dismisura ai danni dell’intera comunità”. Quello che chiede FEDERITALY è un provvedimento urgente da parte del Governo che preveda la massima diluizione possibile delle cartelle esattoriali in partenza proponendo una rateazione molto lunga, decurtando sanzioni ed interessi ed inserendo anche le rate scadute e non saldate della precedente rottamazione. Inoltre chiede la creazione di un Fondo di Garanzia Speciale gestito da MCC per la concessione di microprestiti fino a 30.000 euro alle micro e piccole aziende e alle ditte individuali che devono far fronte ad esigenza di immediata liquidità ma che non trovano risposta dal sistema bancario per segnalazioni in Centrali Rischi. Naturalmente l’impiego di questi fondi deve essere di scopo e pertanto monitorato attraverso un sistema di tutoraggio aziendale. Per questa ragione LAMBERTO SCORZINO, responsabile nazionale di DESK IMPRESA, il servizio gratuito di aiuto alle imprese creato da A.N.C.IMP. (la dinamica associazione dei consulenti d’impresa) mette a disposizione di MCC una rete di professionisti specializzati nella consulenza d’impresa che in qualità di tutor possano essere di supporto alle aziende e allo stesso tempo monitorare la correttezza dell’impiego dei fondi ricevuti. Il presidente di FEDERITALY ha chiesto al ministro dello Sviluppo Economico e a quello dell’Economia la convocazione di un tavolo di confronto tra Governo e Associazioni di Categoria per passare all’azione concreta e scongiurare un tracollo del sistema delle micro e PMI italiane.

Related posts

Lavoratori agricoli, i Sindacati ringraziano Patuanelli per la sua disponibilità ed il suo impegno

Redazione Ore 12

Alitalia/Ita, Filt Cgil: “Ridimensionamento strategico per l’intero trasporto aereo”

Redazione Ore 12

Alitalia, la Commissione Ue all’Italia:“Recuperi gli aiuti concessi (900 mln) maggiorati degli interessi”

Redazione Ore 12