Roma Capitale

Via libera all’aggiornamento del Piano di Protezione Civile di Roma Capitale

Piano di Protezione civile di Roma Capitale: via libera all’aggiornamento 2024 del documento approvato nel 2019 e già aggiornato nel 2021.

 La Giunta capitolina adatta e aggiorna piani di emergenza e piani di gestione e prevenzione nell’ambito idro-metereologico, delle emergenze sanitarie, delle azioni antincendio, degli eventi geologici e sismici e della gestione dei grandi eventi.  

Vengono infatti introdotte una serie di modifiche che riguarderanno pianificazione e modelli relativi a tutto il territorio e 43 piani localizzati.

 Sono sette le principali novità contenute nell’aggiornamento del Piano:

 

1. Previsto un aumento delle aree di attesa identificate sia come risorse per la gestione delle emergenze che come spazi di diffusione di cultura di protezione civile; sono circa 253 che portano ad un totale di 734 aree di attesa (piazze), 65 aree di ricovero (tende), 115 strutture di ricovero (es. scuole e palestre), 104 aree di ammassamento (parcheggi periferici) e altri 1018 tra spazi e strutture diverse.

 

2. Si stabilisce un rafforzamento delle funzioni del Centro Operativo Comunale (COC) e un maggiore coordinamento con le strutture capitoline, soprattutto in termini di prevenzione.

 

3. Il Piano di Protezione Civile viene allineato alla strategia di adattamento al cambiamento climatico approvata in Giunta a gennaio scorso.

 

4. Rinnovata e potenziata la strategia di comunicazione e di informazione alla popolazione, attraverso una maggiore integrazione tra i vari canali di diffusione dell’Amministrazione e grazie alla piattaforma dedicata (CRM-PC). Ma anche attraverso eventi, corsi di formazione, esercitazioni e diffusione delle buone pratiche.

 

5. Previste nuove pianificazioni per rischio radiologico e nucleare e per maremoto.

 

6. Introdotta una nuova metodologia di valutazione per il rischio vento, in relazione alle alberature fragili.

 

7. Viene infine portata avanti una attività di analisi e riclassificazione degli interventi di protezione civile realizzati nello scorso decennio, con attribuzione degli stessi agli ambiti territoriali delle zone urbanistiche.

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