Roma Capitale

Vigna Clara, la Regione sospende l’iter per la stazione

 “Da febbraio la Regione Lazio ha sospeso l’iter per l’apertura della stazione di Vigna Clara Fs. Da allora tutto tace. Un’attesa ingiustificabile per chi da anni attende che questa fermata possa tornare in servizio. La stazione, nel quadrante nord-ovest della Capitale, va aperta quanto prima”. L’ennesima occasione di conflitto tra Comune di Roma e Regione Lazio si apre sulla stazione aperta per i Mondiali di calcio Italia Novanta, usata per 8 giorni e da allora passata sotto vari stadi di declino. La sindaca di Roma ne aveva annunciato più volte la ripartenza dell’iter per la riapertura, e l’ennesimo stop scatena la reazione del vicesindaco e assessore M5S alla mobilità capitolino Pietro Calabrese. “I romani non devono essere ostaggio di cavilli, burocrazia e lungaggini – attacca Calabrese su Fb -. Stavolta a causare lo stop sono bastate le osservazioni un singolo cittadino. Tanto è servito a bloccare un percorso già indicato dal Tar”. 

La sospensione della Regione, secondo Calabrese – che ripercorre nel post tutte le vicende della stazione – è inaccettabile per chi vuole una mobilità più ecologica e sostenibile. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: una stazione pronta, ma ancora fuori uso dopo anni di attesa”.  Solamente lo scorso anno, ricorda l’assessore della Giunta Raggi “nel 2020, sono iniziate le prove tecniche per aprire al pubblico. Ma a distanza di 9 mesi dall’avvio da parte di RFI delle procedure per l’attivazione, che devono passare anche da una procedura per la verifica della compatibilità ambientale dell’opera, si sta ancora discutendo tra gli enti coinvolti se la tratta Vigna Clara-Valle Aurelia sia di interesse regionale o nazionale. Se basta una verifica di assoggettabilità a Via – spiega l’assessore – o una vera e propria Via regionale. Se serva una valutazione di impatto ambientale di livello nazionale. Se l’opera sia o meno parte del progetto più ampio dell’Anello Ferroviario, o sia invece un’opera autonoma. E intanto il servizio è fermo e cittadini aspettano”. “Confidiamo che il prossimo commissariamento per la realizzazione dell’Anello – conclude Calabrese – permetterà di ristabilire questa priorità, superando la burocrazia e le lentezze di chi, ancora oggi, guarda al passato e non al futuro. Nel frattempo, alla luce delle evidenze pubblicate da Rfi, che hanno solo ribadito quanto era già noto a tutti, ci spettiamo che la Regione Lazio ritiri immediatamente la sospensione del procedimento.

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