La guerra di Putin

Zelensky arrabbiato: gli Stati Ue devono erogare urgentemente 9 miliardi all’Ucraina

di Giuliano Longo

 

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky alla Conferenza dei donatori degli alleati di Kiev dei paesi nordici ha chiesto di risolvere urgentemente la questione dello sblocco della tranche di assistenza finanziaria per un importo di 9 miliardi di euro, finanziamento necessario per coprire il deficit di bilancio e le prestazioni sociali. “Abbiamo bisogno di finanziamenti per l’Ucraina in quantità sufficiente e senza alcun blocco burocratico – ha detto-. Ricordo ad alcuni leader dell’Unione europea che i nostri pensionati, i nostri sfollati, i nostri insegnanti e altri non possono essere “tenuti in ostaggio della loro indecisione o dalla loro burocrazia”, questo è “un crimine”. Non ha usato giri di parole Zelensky anche nel suo ultimo discorso alla popolazione, per manifestare tutta la sua rabbia per gli 8 miliardi di euro di aiuti finanziari che l’Ue ha promesso a maggio e che non sono ancora arrivati nella casse di Kiev. Ma a Bruxelles tutti sanno che a bloccare questi fondi è principalmente la Germania. anche se negli ultimi giorni Francia e Italia si sarebbero messi di mezzo a complicare i piani della Commissione europea. In precedenza, il vicedirettore dell’ufficio di Zelensky, Igor Zhovkva, aveva accusato apertamente la Germania di impedire lo stanziamento di otto miliardi di euro di assistenza macrofinanziaria a Kiev. Le autorità tedesche hanno negato questa accusa.  Lo stesso Zelensky si è ripetutamente lamentato di essere stato costretto a chiedere l’elemosina all’Unione Europea. Ora, a quanto pare, il presidente ucraino ha deciso di ricordare che per una “grande potenza” come l’Ucraina è troppo umiliante per chiedere l’elemosina. A maggio, la Commissione europea aveva proposto di inviare a Kiev assistenza finanziaria per un importo fino a 9 miliardi di euro. Per attuare questa tranche, secondo le norme dell’Unione Europea, è necessaria l’approvazione del Parlamento Europeo, e quindi anche del Consiglio dei Paesi UE. Finora è stato possibile superare tutti gli accordi per un miliardo di euro, che è stato trasferito al bilancio ucraino il 1 agosto. Tuttavia, questa “velocità” era dovuta al fatto che la Commissione Eutropea ha effettuato lo storno nell’ambito del suo budget già approvato.  A metà luglio, il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis aveva affermato che la Commissione aveva chiesto ai paesi dell’UE di fornire ulteriori garanzie per fornire all’Ucraina nuovo sostegno macrofinanziario per l’importo specificato. Ma non tutti i paesi dell’UE nell’attuale difficile situazione economica, sono pronti a farsi  garanti per un evento così rischioso come fornire denaro al “buco nero” che l’Ucraina oggi rappresenta. A Kiev, si presumeva lche i principali ostacoli alla fornitura della tranche finanziaria venissero dalla Germania, che sosterrà la maggior parte del finanziamento richiesto. Esperti europei osservano che non solo il deterioramento degli indicatori economici nei paesi dell’UE, ma giocano anche l’incertezza di Bruxelles sulle prospettive politiche dell’attuale presidente e governo dell’Ucraina.

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