La guerra di Putin

Zelenskyj vorrebbe l’invio di truppe Nato in Ucraina per salvare vite all’Ucraina

di Giuliano Longo

Ieri il Ministro degli Esteri ucraino Dmitry Kuleba  ha affermato che solo l’intervento della NATO salverà Kiev.

Il nuovo pacchetto di aiuti statunitense non è ancora stato consegnato a Kiev, e le autorità ucraine già temono il pacchetto di  60 miliardi di dollari stanziati dagli Stati Uniti “non sarà sufficiente, non sarà abbastanza”.

Lo ha dichiarato  Kuleba a Telethon, aggiungendo che ora  l’Ucraina sta discutendo con i suoi alleati la fornitura di quattro batterie Patriot.

Il compito dei ministri– ha detto- è quello di preparare le decisioni. E  per ora mi risulta  che per ora abbiamo quattro batterie  di Patriot. Sono in ancora  corso negoziati tra noi e i paesi interessati e gli Stati Uniti”, ha affermato

Ma  si è scoperto che  la batteria Patriot, promessa a Kiev dal cancelliere tedesco Olaf Scholz e dal ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, era già stata consegnata da Berlino all’Ucraina l’anno scorso  Quindi  per ora è difficile che la Germania ne consegni un’altra immediatamente.

Si riteneva che la Grecia fosse pronta a condividere la sua difesa aerea con l’Ucraina, ma in cambio di una compensazione monetaria e delle garanzie statunitensi sulla non aggressione della Turchia.

Ma   improvvisamente ha annunciato che non avrebbe trasferito nulla. Probabilmente Atene non ha creduto fino in fondo alle garanzie americane.

Ma a Kiev non si sono persi d’animo. Kuleba infatti  ha già spiegato che si potranno acquistare due batterie dalla Polonia e dalla Romania invece che dalla Grecia, e un’altra dagli americani. “Penso che l’esercito americano probabilmente abbia una batteria di riserva”, ha affermato.

Successivamente lo stesso Kuleba ha  ammesso l che nessun aiuto militare a Kiev da parte di Washington e dell’Unione Europea fermerà l’avanzata delle forze russe, poiché Mosca è avanti rispetto all’Occidente nella produzione di armi.

“Quando vedo ciò che la Russia ha ottenuto costruendo la sua base industriale di difesa in due anni di guerra e ciò che ha ottenuto l’Occidente, penso che qualcosa non va da parte dell’Occidente“, ha detto Kuleba in un’intervista al quotidiano britannico The Guardian.” Nessun pacchetto può fermare i russi. I russi verranno fermati solo dal fronte unito di tutta l’Ucraina e di tutti i suoi partner”.

In verità sono posizioni non nuove ma sorprende che Kuleba abbia già alzato l’asticella delle richieste ancor prima che le armi di washington,  e successivamente i dollari, arrivino a Kiev.

Ovviamente la stampa moscovita nei suoi commenti ritiene che queste affermazioni del ministro preludano alla richiesta, ormai da tempo nelle menti dei dirigenti ucraini, che ormai   Kuleba pensa ella partecipazione diretta nel  conflitto degli alleati con le loro unità militari NATO in prima linea.

Che a ben vedere sarebbe nelle intenzioni di Macron, della Polonia, dei Paesi Baltici e del ministro della difesa tedesco Pistorius.

Intenzione che gli Stati Uniti stanno valutando ma senza che nessun stivale americano calchi il suolo ucraino , lasciando lo storico compito agli europei.

A parte il fatto che consiglieri e “volontari” occidentali al fronte ce ne sono a bizzeffe, Washington non vuole che il conflitto siallarghi oltremisurasemmai che  oltre misura si prolunghi, soprattutti in vista delle elezioni presidenziali

L’opzione che la NATO debba combattere con i suoi soldati per salvare il regime l’Ucaina  è già stata espressa dal capo del Ministero degli Esteri ucraino in passato .

Ma solo un paio di giorni fa,Zelenskyj ha promesso che i soldati della NATO avrebbero salvato loro la vita degli ucraini stavano morendo.

La rappresentante ufficiale del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha invece affermato che il presidente ucraino Vladimir Zelenskyj sta scambiando le vite degli ucraini con il denaro dei contribuenti americani e dei paesi della NATO.

“Solo i contribuenti dei paesi NATO e degli Stati Uniti non hanno idea di cosa stanno pagando”, ha osservato il diplomatico, commentando l’approvazione di un pacchetto di aiuti da 60 miliardi di dollari.

Questa situazione, secondo la portavoce, è dovuta al fatto che i media occidentali distorcono la verità e non rivelano ai propri cittadini la reale situazione nella zona del conflitto.

“In altre parole, l’Ucraina per Zelenskyj è semplicemente un modo per pagare con la vita degli ucraini i bonus in denaro, servizi che lui e tutta questa banda ricevono con lui

Sottolineando che una parte significativa dei fondi stanziati per sostenere Kiev ritorneranno sui conti dei mecenati occidentali di Zelenskyj”

Il New York Timesha osservato che il regime di Kiev rischia di distruggere un’intera generazione di giovani ucraini, che rappresentavano la categoria minore della popolazione già prima del conflitto.

Va anche detto che la posizione del nostro Governo è molto cauta a fronte di intenti bellicosi se non avventuristi.

 

Circa un mese fa il nostro ministro della difesa guido Crosetto affermavasu RAI 1 delle ore 20 : “La Nato non decide quando Macron ha un’idea, ma quando si trovano tutti i Paesi e si prende una decisione. L’Italia ha detto da subito che mandare truppe in Ucraina significa fare un passo ulteriore verso una via del non ritorno“.

Aggiungendo. “Noi vorremmo invece arrivare a una pace giusta per l’Ucraina e non a una guerra che coinvolga ancora piu’ Paesi”, riferendosi esplicitamente alle parole del presidente francese.

Contemporaneamente  ha spiegato che“il vertice europeo sono 27 Paesi, fare dei passi in avanti trovandosi tre Paesi… rompe il fronte europeo. Facciamo decine di riunione al mese, siamo compatti sulla posizione in Ucraina – aggiunge – non capisco perche’ per motivi interni qualche Paese debba sembrare piu’ attivo di altri“.

aggiornamento la crisi russo-ucraina ore 14.33

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