Cronaca

Caso Grillo jr, quei segni sul corpo della ragazza e i tentativi di difesa del ragazzo e dei suoi amici: “Ferite provocate dalla pratica del kitesurf”

Il giallo legato a Grillo jr si arricchisce di nuovi elementi giudiziari. Il figlio del garante del M5S Beppe ed i suoi amici accusati di stupro di gruppo ai danni di una ragazza conosciuta in vacanza in Sardegna nell’agosto del 2019, continua a regalare colpi di scena. In vista della seconda udienza preliminare in programma il prossimo 5 novembre, contro il figlio del garante del M5s e di altri tre ragazzi, è scattata la guerra tra le perizie. Panorama – si legge sulla Verità – ha potuto visionare il fascicolo ed è in grado di svelare quali siano le armi in mano ad accusa, difesa e parti civili. Le versioni sono contrastanti e al centro del processo finiscono i segni sul corpo della vittima. La clinica Mangiagalli di Milano, dove la ragazza otto giorni dopo i fatti è stata visitata, ha riscontrato lividi e segni di violenza sul suo corpo riconducibili alla violenza sessuale subita, tutto documentato con foto e scheda clinica e inviato alla Procura di Tempio Pausania, titolare del fascicolo. Nelle spiegazioni – prosegue la Verità – i medici che hanno effettuato “l’esame obiettivo generale” scrivono: “I ragazzi la tenevano immobilizzata per gambe e braccia, impedendole di muoversi”. Ma la difesa contesta questa versione e dal confronto delle foto con i lividi, con centinaia di altre foto trovate sui social, emerge un dato chiave per gli avvocati di Grillo jr e amici. I lividi sarebbero dovuti al kitesurf, sport che la stessa ragazza ha ammesso di praticare e i punti indicati dai medici erano diversi rispetto a quelli riscontrati nei successivi video. Un’amica di Silvia conferma la tesi della difesa: “I lividi c’erano ma erano sul costato sinistro, sulla scapola destra e sulla coscia”. Le versioni non coincidono.

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