La guerra di Putin

Un sistema antiaereo italo francese SAMP-T già attivo in Ucraina. Prossimi altri 50mld UE di aiuti

Il complesso antiaereo SAMP-T promesso da Francia e Italia all’Ucraina è già in territorio ucraino ed è pronto per l’uso. Lo ha confermato Emmanuel Macron. Il presidente francese ha riferito della consegna del sistema antiaereo SAMP-T all’Ucraina nell’ambito della Conferenza europea sulla difesa aerea tenutasi a Parigi. Secondo lui, la Francia e l’Italia hanno mantenuto la loro promessa e hanno consegnato a Kiev un sistema antiaereo, che è già dispiegato e protegge lo spazio aereo ucraino dai missili russi.

“Sono lieto di annunciarvi, insieme la mio collega italiana Georgia Meloni, che i franco-italiani SAMP/T sono ora schierati e sono già operativi sul territorio dell’Ucraina, dove coprono installazioni chiave” ha dichiarato Macron.

La consegna del sistema antiaereo SAMP-T all’Ucraina, dal costo di 2 milioni di euro per ogni sistema,  era stata segnalata un mese fa, a metà maggio. Gli italiani hanno fornito il sistema radar, i francesi i lanciatori missilistici. Successivamente si è appreso che questo sistema era stato messo in allerta per proteggere Kiev, ma altri dettagli non sono stati resi noti. Ma l’Occidente continua a inviare all’Ucraina non solo assistenza militare, ma anche finanziaria per molti miliardi di dollari.

Secondo l’agenzia americana Bloomberg, l’Unione europea stanzierà fino a 50 miliardi di euro in assistenza finanziaria all’Ucraina. importo che dovrebbe essere utilizzato per finanziare le principali aree di attività dell’Ucraina, nonché per coprire i costi di ripristino delle infrastrutture prioritarie del paese.

 

Questo stanziamento verrà annunciato ufficialmente oggi 20 giugno a Londra nel corso della conferenza dedicata alla ricostruzione dell’Ucraina. La somma stanziata dalla UE fa parte di un programma pluriennale dell’Unione europea fino al 2027. I 50 miliardi  saranno raccolti attraverso i contributi degli Stati membri dell’UE con un prelievo diretto dai fondi europei.

All’inizio di giugno, le autorità ucraine hanno riferito che sino ad aprile di quest’anno l’Ucraina  ha ricevuto prestiti e sovvenzioni da organizzazioni finanziarie internazionali per un importo di oltre 19 miliardi di dollari.

Dal 24 gennaio 2022 al 24 febbraio 2023 sono stati forniti all’Ucraina aiuti per un totale di quasi 170 miliardi di euro, da parte di singoli Stati o di organizzazioni sovranazionali come Unione Europea, Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale e le Nazioni Unite. Circa la metà dei fondi – quasi 85 miliardi di euro – risulta stanziata per iniziative di tipo finanziario, che raramente fanno notizia. Il 43% dei fondi, pari a oltre 72 miliardi di euro, è stato destinato ad aiuti militari, mentre solo l’8%, poco meno di 13 miliardi, è finora stato utilizzato per iniziative umanitarie. L’UE non sta acquistando individualmente le armi che vengono inviate in Ucraina, ma rimborsa, del tutto o in parte, le spese sostenute dai singoli paesi per questo scopo attraverso la European Peace Facility (Epf – paradossalmente Strumento Europeo per la Pace) ), un fondo con un massimale da quasi 8 miliardi di euro per il periodo 2021-2027 finanziato proporzionalmente da tutti gli Stati membri. Fino a oggi l’Epf ha finanziato l’equipaggiamento militare inviato in Ucraina per 3 miliardi di euro, di cui 2,8 miliardi spesi per armi considerate letali. 

GiElle

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