La guerra di Putin

Missili e bombe su Kiev, morti civili in un centro commerciale. I Numeri dell’impatto della guerra sull’armata rossa: 15mila uomini morti e 1900 tra carri armati e blindati persi

Sei persone hanno perso la vita dopo che il centro commerciale di Retroville, nel distretto di Podilskyi nel nord ovest di Kiev, è stato distrutto in un bombardamento russo nella notte. I vigili del fuoco stanno ancora cercando superstiti tra le macerie del palazzo di dieci piani distrutto. Intanto ”Pesanti combattimenti continuano a nord di Kiev”, mentre si è ”fermata l’avanzata russa da nord est” della capitale. Lo si legge nell’ultimo rapporto dell’intelligence britannica sulla guerra in Ucraina, spiegando che ”la resistenza ucraina ha respinto l’avanzata da nord ovest”. ”Nonostante l’assenza di progressi, Kiev resta il principale obiettivo militare della Russia”, prosegue il rapporto.Anche Odessa è sotto il fuoco della navi russe. Le forze armate ucraine hanno riportato colpi di artiglieria sparati dal mare verso la città di Odessa, nel sud del Paese. Su Twitter è stato anche pubblicato un breve video dove si vedono delle esplosioni lungo la costa sul Mar Nero. Sempre in queste ore il governo dell’Ucraina e le autorità di Mariupol hanno respinto l’ultimatum della Russia relativo alla resa della città meridionale, da giorni sotto assedio nella guerra innescata dall’invasione ordinata da Mosca il 24 febbraio. “Non ci può essere discussione su nessun tipo di resa o sulla deposizione delle armi”, ha detto la vicepremier ucraina Irina Vereshchuk.  La Russia aveva posto una condizione per sospendere le operazioni a Mariupol. Entro le 5 del mattino di oggi, ora locale (le 3 in Italia), i combattenti ucraini avrebbero dovuto abbandonare le armi per usufruire di una tregua temporanea, come aveva illustrato il colonnello Mikhail Mizintsev, capo del Centro di controllo della difesa nazionale della Federazione Russa. In tal caso, sarebbe stato creato un corridoio dalle 10 alle 12 ora di Mosca. Nella città assediata, in base alle informazioni diffuse dalla Tass, sarebbero presenti ancora 130mila civili. Le autorità della città hanno denunciato deportazioni di massa di civili verso la Russia. Secondo Mosca, le forze armate ucraine utilizzerebbero i cittadini come scudi umani. Poi i numeri dell’impatto della guerra, almeno secondo fonti ucraine, sull’esercito russo. Ammonterebbero a circa 15mila le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo riferisce il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 15mila uomini, 498 carri armati, 1.535 mezzi corazzati, 240 sistemi d’artiglieria, 80 lanciarazzi multipli, 45 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 97 aerei, 121 elicotteri, 969 autoveicoli, 3 unità navali, 60 cisterne di carburante e 24 droni.

aggiornamento la Guerra di Putin ore 15.53

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