Politica

Albania, nuovo viaggio di ritorno per 43 migranti accolti nel centro d’accoglienza voluto dalla Meloni. Palazzo Chigi: “Al lavoro per superare anche questo ostacolo”

 

Torneranno nelle prossime ore in Italia i 43 migranti portati nei giorni scorsi in Albania. La Corte d’Appello di Roma – Sezione Persona, Famiglia, Minorenni e Protezione Internazionale – ha infatti sospeso il giudizio di convalida dei trattenimenti e rimesso “gli atti alla Corte di Giustizia dell’Unione europea ai sensi degli artt. 267 TFUE, 105 e ss. del Regolamento di procedura e 23 bis dello Statuto della Corte”, come si legge in un passo delle 25 pagine della sentenza.

Confermato quindi l’esito già espresso dei due precedenti sbarchi, il 16 ottobre e l’8 novembre scorsi. Ad esprimersi, in quella occasione, erano stati i giudici della sezione immigrazione del Tribunale di Roma, la cui competenza è stata trasferita con decreto del governo alla Corte d’Appello. Con lo stesso decreto, l’esecutivo ha aggiornato la lista dei Paesi sicuri.

I 43 migranti sono stati condotti martedì mattina da Lampedusa a Shengjin, in Albania, a bordo dell’incrociatore della Marina Cassiopea, in un gruppo più ampio composto da 49 persone. Dopo un primo screening, anche sanitario, sono stati rinviati in Italia 5 migranti (2 del Bangladesh, 2 del Gambia perché minorenni e un ivoriano vittima di tratta), mentre un altro cittadino del Bangladesh è stato riportato in Italia giovedì sera per ulteriori approfondimenti rispetto alla sua situazione individuale che gli consente la procedura ordinaria di richiesta di asilo. Sempre giovedì, inoltre, nei confronti dei 43 migranti la Commissione territoriale per il diritto d’asilo ha negato per “manifesta infondatezza” la domanda di protezione.

Secca e stringata la reazione di Palazzo Chigi: “Al lavoro per superare anche questo ostacolo

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