Primo piano

Blinken di nuovo in Medioriente. Gli Usa vogliono evitare l’escalation. Prudente anche l’Iran

 

Il capo della diplomazia americana, Antony Blinken, ha iniziato una nuova missione in Medio Oriente nella speranza di evitare un allargamento della guerra a Gaza dopo l’uccisione a Beirut del numero due di Hamas, Saleh al-Arouri, e gli attentati di ieri in Iran durante le celebrazioni per il quarto anniversario della morte del generale Qassem Soleimani. Secondo alcuni analisti consultati dal New York Times, nonostante la retorica e le accuse ai “sionisti”, anche la Guida Suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, sta cercando di evitare che l’attentato di ieri a Kerman sfoci in un’escalation militare con gli Stati Uniti ed Israele. Secondo il quotidiano americano, Khamenei ha ordinato ai suoi capi militari di esercitare “pazienza strategica” ed evitare qualsiasi grave escalation con gli Stati Uniti, limitando ad esempio gli attacchi per procura da parte delle milizie sciite alle basi militari Usa in Siria e Iraq, e a ridurre al minimo le risposte a qualsiasi presunta operazione israeliana all’interno della Repubblica islamica.

Il Nyt afferma inoltre che, sebbene l’intelligence iraniana non indichi un coinvolgimento israeliano nella strage vicino alla tomba del generale Soleimani, i leader di Teheran hanno deciso di ritenere Israele pubblicamente responsabile dell’attacco, indipendentemente dalle prove.

aggiornamento crisi mediorientale ore 15.55

Related posts

Zone Gialle, dal 15 febbraio si torna a sciare. Riaperti gli impianti

Redazione Ore 12

Il Papa è arrivato a Baghdad. E’ il primo Pontefice nella storia a visitare l’Iraq

Redazione Ore 12

Scuole e case, possibile una riduzione delle polveri sottili con fiori e piante

Redazione Ore 12