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California, sempre più devastante il guasto all’oleodotto che ha disperso in mare 500mila litri di petrolio

Una fuoriuscita di petrolio rischia di provocare un disastro ecologico sulle coste della celebre Orange County, in California. Un guasto in un oleodotto collegato a una piattaforma offshore ha riversato in mare quasi 500mila litri di petrolio, inquinando oltre 30 chilometri di spiagge e una palude protetta. Per le autorità del posto si tratta “di un disastro ecologico”: oltre 570mila litri di petrolio finiti in mare che hanno creato una macchia nera di 34 chilometri. La prima segnalazione è arrivata sabato mattina intorno alle 9 ed è stato immediato l’intervento della Guardia Costiera. Secondo le prime ricostruzioni la fuoriuscita di petrolio ha avuto origine da un oleodotto sottomarino. La rottura dell’infrastruttura ha rilasciato un quantitativo di petrolio superiore di quanto accadde nel 2007 con l’incidente della nave Cosco Busan. Pesci e uccelli morti iniziano a intravedersi sulle spiagge fra Newport Beach e Huntington Beach, dove la terza giornata del Pacific Airshow è stata cancellata per consentire la pulizia e il salvataggio di animali. Solo il giorno prima circa 1,5 milioni di persone si erano radunate sul lungomare per guardare i Blue Angels e i Thunderbirds. Il sindaco Kim Carr di Huntington Beach ha dichiarato in una conferenza stampa che la fuoriuscita è “una delle situazioni più devastanti che la nostra comunità ha affrontato negli ultimi decenni”. Non è chiaro cosa abbia causato la fuga di petrolio che, nonostante gli interventi, non è ancora stata del tutto fermata. Il greggio starebbe fuoriuscendo dalla Piattaforma Elly, operata da Beta Offshore, localizzata in acque federali e installata nel marzo del 1980. “Chiediamo a tutti di stare lontano dall’acqua” del mare, ha chiesto il sindaco, che ha deciso la chiusura di alcune aree dell’arsenale per favorire la pulizia e tenere al sicuro gli abitanti dalla “tossicità creata dalla fuga di petrolio”. La Guardia Costiera degli Stati Uniti ha spiegato che gli equipaggi hanno “recuperato” circa 3.150 galloni di petrolio. Quattordici barche sono state coinvolte nelle operazioni di pulizia ed è stata creata una barriera galleggiante che aiuta a contenere il petrolio. Gli ambientalisti cavalcano l’incidente per chiedere con forza che la California dica addio ai combustibili fossili e si orienti all’energia rinnovabile. La fuoriuscita “ci ricorda che il petrolio è sporco, pericoloso e può rendere l’aria e il mare tossici per la vita”, afferma il numero uno di Environment California, Laura Deehan. La peggiore e più estesa marea nera della storia California risale al 1969 vicino Santa Barbara, quando fra gli 80.000 e i 100.000 barili di petrolio furono dispersi in mare nel corso di 10 giorni uccidendo circa 3.500 uccelli marini, ma anche delfini.

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