Politica

Caro bollette, non c’è pace nel Centrodestra, Salvini: “Prudenza? Ma de che. O si mettono 30 miliardi a debito adesso o si rischia il disastro”

Sugli interventi per il caro bollette “cosa hanno fatto gli altri paesi? Hanno messo i soldi”, dunque “quello che chiediamo è di copiare gli altri paesi. Sono soldi a debito? Certo, ma meglio metterli oggi per far lavorare le persone e consentire loro di portare a casa la spesa e pagare le tasse”. Ma sullo scostamento di bilancio “Draghi dice no e Meloni e Berlusconi dicono ‘fermiamoci qui, ci vuole prudenza’, ma se uno chiude l’attività e le fabbriche lasciano adesso in cassa integrazione i dipendenti, prudenza ‘de che?’ Cosa facciamo, aspettiamo Natale?”. Matteo Salvini, segretario federale della Lega, lo dice su Rai Isoradio. Per prendere delle iniziative “si può aspettare il nuovo governo? No, sarà in carica fra un mese o due, e sarà troppo tardi”, avverte Salvini. “Se c’è una unione europea uno si aspetterebbe un intervento, ma siccome in Ue a qualcuno conviene se ne fregano dell’Italia”, denuncia il segretario federale della Lega. E rispetto ai dubbi se caricare il debito con uno scostamento da ulteriori 30 miliardi “se perdiamo un milione di posti di lavoro dobbiamo mettere 100 miliardi a debito per la disoccupazione, l’Aspi e il reddito di cittadinanza”, avverte infine Salvini.  “Le bollette non sono un capriccio della Lega o di Salvini”, infatti “o si mettono 30 miliardi a debito adesso oppure si rischia il disastro”, dichiara il segretario federale della Lega, lo dice a Rho (Milano) arrivando al MICAM, salone internazionale del settore calzaturiero. “Spero che in questi ultimi giorni di campagna elettorale invece di passare il tempo a duellare, insultare, la Russia Ungheria, il fascismo, ci si occupi di bollette”, dice Salvini, e “la proposta della Lega è fare quello che stanno facendo tutti altri paesi europei, mettere i soldi necessari per bloccare gli aumenti delle bollette o salta un milione di posti di lavoro”.

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