Roma Capitale

Casale della Vaccareccia, presentato progetto di restauro e rifunzionalizzazione

Presentato il progetto per il completamento del restauro e della rifunzionalizzazione degli edifici del complesso del Casale della Vaccareccia, situato all’interno del Parco della Caffarella, subito fuori le mura romane tra la Via Appia e la Via Latina, nel territorio del Municipio VIII, in un contesto paesaggistico di enorme valore tutelato dal Parco Regionale dell’Appia Antica.

 

Un progetto con un investimento di 6,5 milioni di euro, approvato nella versione definitiva dalla Giunta Capitolina a maggio di quest’anno, per la cui realizzazione si prevede l’avvio dei lavori nella primavera del 2024.

 

Questo intervento di recupero e rifunzionalizzazione del Casale della Vaccareccia rientra a pieno titolo nel nostro programma di valorizzazione dei tanti beni pubblici dismessi e abbandonati che si trovano nei nostri parchi e nelle ville storiche; – ha spiegato Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti – un patrimonio enorme, che attende solo di essere riqualificato e restituito alla fruizione dei cittadini. Un forte impegno, anche dal punto di vista finanziario, che abbiamo iniziato a rendere effettivo con progettazioni come quella illustrata oggi o come gli interventi di riqualificazione previsti per gli edifici all’interno di Villa Ada, come i Casali della Finanziera e della Tribuna e il complesso delle ex Scuderie, per i quali gli affidamenti sono in corso”.

 

Il modello che vogliamo perseguire è quello sperimentato con il Casale dei Cedrati a Villa Pamphilj – ha sottolineato ancora l’Assessora – recentemente riaperto dopo una chiusura durata anni a causa di presunti abusi edilizi commessi da concessionario che il TAR ha ritenuto privi di fondamento. Un modello costituito da un partenariato tra pubblico e privato, dove i cittadini in forma associata, soggetti del terzo settore e del privato sociale propongono progetti per il riutilizzo di questi spazi per destinarli ad attività culturali, ambientali e sociali appunto avvalendosi della collaborazione delle tantissime realtà dell’associazionismo di cui questa città è ricca. Nel caso specifico del Casale della Vaccareccia, uno degli edifici sarà destinato ad ospitare una attività di produzione e vendita di prodotti lattiero-caseari. Un modello anche questo esportabile in altre situazioni in cui, e penso ai grandi parchi di recente acquisizione, sia possibile ipotizzare la nascita e lo sviluppo di attività agricole per la produzione di cibi locali di ottima qualità”.

 

Il complesso edilizio

 

Il complesso edilizio oggetto dell’intervento di restauro si compone di diversi edifici: Il Casale e la Torre, la Stalla grande, ed il Fienile. Il quarto edificio, la Stalla piccola, non è compreso nell’intervento in quanto oggetto di interventi di restauro negli anni precedenti che hanno consentito di preservarla quasi integra. Tra il 2013 e il 2016 il Casale ed il Fienile, vista la condizione di estrema criticità delle strutture, erano stati oggetto di interventi di messa in sicurezza attraverso diversi interventi strutturali di consolidamento e di rifacimento delle coperture.

Il progetto si fonda sui principi propri del restauro volti alla conservazione delle caratteristiche originarie del complesso e degli aspetti estetici per recuperarne la naturale e storica integrazione nel contesto in cui si trovano. Tutto questo, senza rinunciare ad una progettazione coerente con le odierne esigenze di fruizione e rispetto delle istanze ambientali, con particolare attenzione alla sostenibilità energetica.

 

Il progetto di rifunzionalizzazione

 

Il progetto di rifunzionalizzazione prevede la ristrutturazione degli immobili e la realizzazione di spazi per la fruizione pubblica e per la valorizzazione della sua vocazione agricola:

  • aule didattiche, sala conferenze e foresteria nel Casale;

 

  • punto ristoro, sala lettura/ludoteca e bar/gelateria nella Stalla Grande;

 

  • Ambienti peresposizioni temporanee e laboratorididattici nella Stalla Piccola;

 

  • ambienti per la produzione caseariae punto vendita nel Fienile.

 

La rifunzionalizzazione del casale prevede di dedicare gli spazi al piano terra, e tutto il volume intorno alla torre, a spazio espositivo, aule didattiche e sala conferenza; al piano primo invece gli spazi saranno dedicati alla foresteria con dotazione di quattro stanze di cui una per persone con disabilità e spazi per i bagni di pertinenza. La foresteria sarà disponibile anche per studiosi ed ospiti del Parco che potranno svolgere la loro attività di ricerca e didattica sia nelle aule, sia nelle sale conferenza.

 

La stalla grande non è stata oggetto di intervento durante i lavori 2013-2016 e il suo stato di conservazione risulta notevolmente peggiorato. La rifunzionalizzazione della stalla grande prevede la realizzazione di una sala ristoro, una sala lettura e un bar.

 

La ristrutturazione del fienile prevede la realizzazione di un’attività dedicata alla produzione casearia e di un punto vendita. Sono stati poi previsti servizi e connettivi necessari per la fruizione dei diversi ambienti. In particolare, per rendere indipendenti gli accessi al punto vendita e alla zona produttiva, viene prevista una passerella esterna metallica fruibile anche da persone con disabilità.

 

 

Spazi esterni 

 

Per quanto riguarda gli spazi esterni, costituiti da una grande terrazza panoramica di forma triangolare che affaccia sulla Valle della Caffarella e dai percorsi di distribuzione che raccordano i diversi edifici, sono previste nuove pavimentazioni in battuto di tufo permeabile, aiuole perimetrate e spazi a verde, dove potranno essere allestite vasche in legno per la realizzazione di orti didattici e panchine monoblocco in marmo. È prevista un’area sosta attrezzata con tavolo e panche in legno, l’installazione di rastrelliere per biciclette. Saranno realizzate, inoltre, un’area di parcheggio per auto elettriche dotata di colonnine di ricarica, un’area per il recupero dei rifiuti opportunamente recintata e schermata da vegetazione, una vasca per la raccolta delle acque piovane incassata nel terreno e ricoperta di terra di riporto degli scavi, recintata da una palizzata in legno.

Related posts

MOVIDA – CONTROLLI DEI CARABINIERI NEL CENTRO STORICO. 10 PERSONE DENUNCIATE E 10 SANZIONATE. VERIFICHE PRESSO NUMEROSE ATTIVITA’ COMMERCIALI.

Redazione Ore 12

Fiano Romano, intercettati e sequestrati dalla Polizia Stradale su un autoarticolato, 3.600 kg di fuochi d’artificio

Redazione Ore 12

Trenitalia, arriva l’orario estivo. Da lunedì riapre la stazione Val D’Ala. Più treni verso il mare. Le promozioni per i giovani

Redazione Ore 12