L’attivista antifascista, che è originaria di Monza e di professione fa la maestra di scuola elementare, è in carcere a Budapest dall’11 febbraio 2023, dopo essere stata arrestata con l’accusa di aver aggredito due neonazisti dopo la fine di una manifestazione. La donna, che era andata a Budapest quel giorno per partecipare ad una contromanifestazione antifascista organizzata in occasione del ‘Giorno dell’onore‘, con cui i ‘nostalgici’ ricordano l’anniversario di quando un battaglione nazista nel 1945 tentò di impedire l’assedio di Budapest da parte dell’Armata Rossa. Ilaria Salis era stata fermata e trovata in possesso di un manganello. La difesa della donna sostiene lo avesse con sè per autodifesa. Ci sono alcune immagini video che documentano l’aggressione da parte di due persone ai militanti neonazisti (feriti non in modo grave, con una prognosi di sette giorni), ma Ilaria Salis nega di essere tra gli aggressori: nel video tutti i protagonisti dell’aggressione indossano passamontagna. Il padre ha inoltre spiegato che la figlia non corre in quel modo, quindi anche lui è convinto non si tratti di sua figlia.
aggiornamento caso Salis ore 14.00