Medicina

CONCLUSO IL CONGRESSO SIFO. OLTRE TREMILA PRESENZE PER RIPROGETTARE IL SSN

CAVALIERE: SIAMO LA PROFESSIONE CHE IRROBUSTISCE E INTERPRETA AL MEGLIO IL BRAND DEL SISTEMA SANITARIO ITALIANO NELLA SUA INTEREZZA. 

MECOZZI: UN CONGRESSO RICCO ED ARRICCHENTE.
MICELI SOPO: DA OGGI SIAMO PRONTI PER I PROSSIMI IMPEGNI.
E INTANTO SIFO SI CONTA: 2804 SOCI. CAMPANIA, LOMBARDIA, SICILIA, LAZIO E PIEMONTE LE REGIONI CON PIU’ ISCRITTI

 

 

“E’ stato un evento straordinario, che ha superato le nostre aspettative sia in termini numerici, che nelle presenze istituzionali, che nel lancio e nella condivisione dei contenuti”: questo il commento a caldo di Arturo Cavaliere, presidente SIFO, alla chiusura del XLIV Congresso SIFO a Roma. “Abbiamo avuto presenze importanti – nello specifico cito solo Marcello Gemmato, Domenico Mantoan, Americo Cicchetti, Rocco Bellantone – ma tutto il panel degli esperti che sono intervenuti ci ha confermato nel nostro percorso di incardinamento delle progettualità professionali all’interno dei tavoli istituzionali. Nell’insieme siamo sempre più certi di essere la professione che mantiene alto, irrobustisce e interpreta al meglio e nella sua totale interezza il brand del Servizio sanitario nazionale, inteso come sistema di riferimento capace di rispondere ai bisogni di salute degli italiani”. “Dal mi osservatorio vorrei sottolineare che è stato un Congresso ricco e arricchente”, aggiunge Alessandra Mecozzi, presidente del Comitato Scientifico del Congresso, “quello che volevamo comunicare è la presenza operosa di una comunità scientifica partecipativa ed in chiara evoluzione e credo che l’obiettivo sia stato ben raggiunto”. Una comunità scientifica che negli ultimi anni ha registrato un incremento di iscritti davvero rilevante, visto che SIFO ha ormai raggiunto quota 2804 associati (le cinque regioni con il maggior numero di Soci sono: Campania, 370; Lombardia, 339; Sicilia, 324; Lazio, 284; Piemonte, 195). Conclude i commenti il presidente del Congresso, Gerardo Miceli Sopo, “Sale gremite, grande condivisione tra i colleghi, tematiche che incrociano le abitudini lavorative con quelle formative, contenuti che si prestano ad un lavoro immediato e futuro: tutto questo ci ha confermato la bontà lavoro svolto e ci prepara la strada per i prossimi impegni”. Ed ora l’appuntamento per il 2024 è già stato lanciato dal Consiglio Direttivo SIFO (Alessandro D’Arpino, Marcello Pani, Adriano Vercellone, Maria Ernestina Faggiano, Paolo Serra, Emanuela Omodeo Salé, Paolo Abrate, Ugo Trama): sarà infatti la Campania (con ogni probabilità Napoli) ad accogliere il Congresso per il prossimo anno.

 

DM 77, RISCHI E OPPORTUNITA’

 

Quale ruolo per la professione nel ripensamento della sanità sul territorio? Su questo tema – come su distribuzione del farmaco, terapie avanzate, governance, malattie rare, tecnologie e robotica, comunicazione con il paziente e relazione di cura – il Congresso SIFO ha presentato numerose riflessioni e proposte. Ha precisato Giovanna Scroccaro (già presidente SIFO): “In questo ambito il farmacista delle Aziende sanitarie – farmacista ospedaliero e farmacista dei servizi farmaceutici territoriali – dovrà rafforzare il proprio ruolo in almeno tre direzioni: il primo aspetto riguarda la continuità ospedale territorio, intesa come la presa in carico del paziente nelle transizioni di cura, ovvero all’atto del ricovero e delle dimissioni, nelle cure ambulatoriali, nel distretto o nelle case della comunità, esercitando particolare attenzione al processo di riconciliazione farmacologica, farmacovigilanza e controllo dell’aderenza alla terapia; un secondo ruolo è rafforzare la verifica della appropriatezza prescrittiva in setting di cura meno attenzionati, come le residenze per anziani, le carceri, le comunità di recupero, i centri di salute mentali; un terzo ruolo, che riguarda principalmente il farmacista dei servizi farmaceutici, è l’attivazione di accordi con le farmacie di comunità per sviluppare tutte le funzioni della farmacia dei servizi, ivi inclusi i programmi vaccinali. Le farmacie di comunità avranno un ruolo chiave di presidio territoriale e queste attività dovranno essere definite in collaborazione con le aziende sanitarie e soggette a vigilanza dalle medesime”. Ma il DM77 saprà aiutare anche il superamento delle differenze territoriali, omogeneizzando le risposte di salute dal Piemonte alla Calabria? “Il DM 77 definisce precisi standard organizzativi”, ha concluso Scroccaro, “e questo può sicuramente contribuire ad armonizzare i modelli assistenziali sul territorio: come sempre però, quando si attivano modelli organizzativi, questi vanno accompagnati da azioni di monitoraggio, attraverso la definizione di precisi indicatori sia di processo che di esito, al fine di verificare in modo sistematico quanto e come essi vengano applicati”.

 

HTA E REGOLAMENTO EUROPEO

 

I temi dell’Health Technology Assessment sono stati protagonisti di alcune sessioni congressuali in vista delle nuove norme europee. Cosa ha inteso dire SIFO nei confronti del nuovo Regolamento europeo? Come i farmacisti ospedalieri stanno seguendo il percorso che ci porterà a gennaio 2025? “Stiamo lavorando su questo obiettivo da diversi anni, indipendentemente dalle date di entrata in vigore”, risponde Francesco Cattel, coordinatore del Laboratorio HTA della società dei farmacisti ospedalieri, “E’ da tempo, infatti, che avvertiamo la necessità di sviluppare basi metodologiche e scientifiche che consentano non solo di condurre un’appropriata analisi di costi dei beni sanitari, ma soprattutto di stabilire il giusto equilibrio tra costo e qualità nell’allocazione delle risorse disponibili”. Gli obiettivi prioritari sono dunque quelli formativo-professionali capaci di preparare all’impatto del nuovo Regolamento. Ma quali progetti sta sviluppando nel concreto il Laboratorio HTA? “Il nostro laboratorio sta sviluppando principalmente due progettualità: una nell’ambito dei farmaci per la sclerosi multipla; l’altra, invece, nel settore ampio dei dispositivi medici. Tali progetti sono condotti grazie all’apporto di giovani farmacisti ospedalieri provenienti da ogni parte d’Italia e di alcuni membri della SIHTA integrati nello stesso Laboratorio HTA”. L’obiettivo, ha concluso Cattel in sessione, è fornire a tutta la categoria strumenti ed esperienze per poter essere “al centro della governance” e spingerla verso una solidità di sistema.

 

I GIOVANI PREMIATI DA SIFO E IL VADEMECUM SPECIALIZZANDI

 

Nelle giornate conclusive del Congresso sono stati assegnati i “premi SIFO” a giovani che si sono distinti nell’ambito della professione e nella presentazione dei migliori poster ed abstract congressuali. I tre primi premi assoluti sono andati a: Marianna Veraldi (Settore Assistenza Farmaceutica, Dipartimento Salute, Regione Calabria) per un poster su Farmaci di fascia C per Malattia rara; Matteo Schiavoni (Scuola specializzazione, Università Camerino) per un’analisi di costo-efficacia sugli anticorpi monoclonali per emicrania episodica e cronica; ed Emanuele Ariotti (Scuola specializzazione Università di Torino), per uno studio sull’impatto economico delle prescrizioni nel carcinoma polmonare non a piccole cellule. Il premio alla memoria di Stefano Bianchi (“collega farmacista” caro alla Società scientifica) è andato al 31enne Alessandro Pecere (dirigente farmacista presso il Policlinico di Milano), che dopo la Laurea in Chimica e tecnologie farmaceutiche presso l’Università del Piemonte Orientale, ha svolto un periodo di ricerca in epidemiologia e farmaco-epidemiologia. Oltre ai “premiati”, i giovani farmacisti ospedalieri (oltre 300 presenti a Roma) hanno anche avuto a disposizione anche il secondo volume del Sussidiario dello Specializzando, un vademecum per la formazione sviluppato dall’Area Giovani SIFO (coordinata da Chiara Lamesta) che si focalizza sugli aspetti di Linguaggio, relazione e comunicazione con i pazienti, con le altre professioni e con il team interno delle farmacie ospedaliere. Da ricordare che come ogni anno si è tenuto all’interno del Programma congressuale l’appuntamento con le Scuole di specializzazione, un meeting in cui docenti e associati alla rete degli specializzandi-RENASFO si confrontano ponendo a tema le criticità di sistema, che ancora penalizza il mondo della farmacia ospedaliera.

 

INCONTRO INTERNAZIONALE 

 

A conclusione del Congresso 2023, il Direttivo SIFO ha incontrato una delegazione di professionisti sanitari del Kazakistan. Tra i partecipanti al meeting oltre a farmacisti ospedalieri, anche direttori del dipartimento approvvigionamento farmaci, direttori di ospedali e centri di riabilitazione, medici oncologici, tutti della Regione di Karaganda. Le tematiche delle sessioni conclusive di domenica 8 ottobre hanno offerto ai colleghi kazaki informazioni scientifiche italiane in ambito di: terapie oncoematologiche (validazione e all’allestimento e ai registri AIFA); relazioni di cura (la comunicazione come terapia di cura col paziente fragile e geriatrico e le prospettive di territorializzazione). Con la delegazione, interessata a conoscere il funzionamento del sistema sanitario italiano, sono stati affrontati anche i seguenti temi: la farmacia clinica in Italia; l’uso razionale dei farmaci; il ruolo del farmacista clinico nel sistema sanitario; qualità e sicurezza dei farmaci; digitalizzazione nell’approvvigionamento di farmaci.

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