La guerra di Putin

Conflitto russo-ucraino, la guerra dei numeri come propaganda sul computo dei morti

di Giuliano Longo

 

Dopo 665 giorni di guerra l’unica cosa certa è che il numero vero dei morti e dei materiali distrutti nel corso del conflitto forse non si conoscerà mai.

 

Anche le fonti dell’intelligence occidentali “danno i numeri” che variano di volta in volta a seconda siano inglesi, americani o polacchi.

 

Fior di generali, colonelli, spioni in servizio o meno azzardano stime sui media giusto per uscire dall’incognito o assecondare la propaganda dei loro datori di lavoro.

 

Ma veniamo ai numeri, quello che le due parti si rimpallano in un macabro e cinico ping pong.

 

L’Ukranska Pravda organo semi ufficiale del regime di Kiev quotidianamente, in apertura di testata, pubblica i dati delle perdite russe con tanto di accattivanti disegnini con tanto di aggiornamento delle quotidiane in rosso.

 

Ebbene secondo “la Verità” (traduzione di pravda) ad a tutto ieri i russi avrebbero perso 349.190 uomini; 648 equamente divisi fra aerei ed elicotteri; 5.814 carri armati; 10.794 veicoli pesanti o corazzati; 22 navi di varia stazza e 6316 fra missili, droni e veicoli tattici vari.

 

L’elenco è molto più lungo e minuzioso, ma risparmiamo al lettore la fatica di fare l’inventario delle armi in campo tradizionali o tecnologiche che siano.

 

Veniamo al campo avverso ei citiamo Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, che l’atro ieri ha fornito un aggiornamento, in verità molto dettagliato, della situazione al fronte.

 

Secondo Shoigu, l’Ucraina perso sino ad oggi oltre 383.000 soldati; 14.000 carri armati, veicoli da combattimento di fanteria e mezzi corazzati; 553 aerei, 259 elicotteri, 8.500 cannoni di artiglieria da campo e sistemi di lancio multiplo di razzi.

 

Solo Dall’inizio della controffensiva di Kiev a giugno, l’Ucraina ha subito perdite per oltre 159.000 soldati uccisi. Oltre alle ingenti perdite umane, anche l’equipaggiamento militare dell’Ucraina è stato gravemente colpito, con la distruzione di 121 aerei, 23 elicotteri e 766 carri armati, inclusa la perdita di 37 Leopard. Inoltre, l’esercito russo ha distrutto 2.348 veicoli corazzati, compresa la distruzione di 50 Bradley.

 

Per quanto riguarda i mercenari stranieri reclutati da Kiev

sono stati uccisi 5.800 militanti, di cui 1.427 dalla Polonia, 466 dagli Stati Uniti e 344 dal Regno Unito.

Inoltre le difese aeree russe hanno intercettato e distrutto 1.062 missili NATO negli ultimi 6 mesi.

 

Alla fine Shoigu fa due righe di conto sui finanziamenti forniti dall’Occidente all’ucraina che ha sino ad oggi ha ricevuto 203 miliardi di dollari da donatori esterni, che sono 30 miliardi in più del suo PIL.

 

Se le cifre delle perdite umane, che grosso modo si equivalgono, sembrerebbe che oltre 700mila morti da una parte e dell’altra popolino come tragici fantasmi le pianure, le steppe e le foreste ucraine. Senza contare i feriti che potrebbero essere il doppio.

 

Ci avvicineremmo così alle terribili cifre di alcuni conflitti di questo e dello scorso secolo: Vietnam morti americani

58mila e 153mila feriti; Morti complessivi fra militari e civili in Afghanistan 176mila; Conflitto Iran Iraq 300mila morti fra i soldati e un numero imprecisato fra i civili.

 

E qui ci fermiamo perché non c’è limite all’orrore come sta avvenendo nella Striscia Di Gaza.

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