La guerra di Putin

Consigli Usa a Zelensky: lasci Bakhmut e si concentri sulla offensiva ucraina di Primavera 

Con l’avvicinarsi del primo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina la Casa Bianca prevede un momento critico per  l’esito della guerra e aumenta la pressione su Kiev affinché ottenga vantaggi significativi sul campo di battaglia mentre armi e aiuti dagli Stati Uniti e i suoi alleati stanno crescendo, ne scrive ieri 13 febbraio l’autorevole Washington Post. Nonostante le promesse di sostenere l’Ucraina “per tutto il tempo necessario”,  alla Casa Bianca  sono convinti che i recenti pacchetti di aiuti  degli alleati americani rappresentino la migliore possibilità per Kiev di cambiare il corso della guerra, ma già  molti conservatori nella Camera guidata dai repubblicani, intendono rivedere il sostegno per il finanziamento dello sforzo bellico, sino ad oggi garantito da un  sostegno bipartisan che ha accompagnato ogni pacchetto di aiuti addirittura superiore a quanto richiesto dai Democratici quando erano in maggioranza al Congresso. La guerra negli ultimi mesi è diventata una lenta e faticosa senza che nessuna delle due parti abbia preso il sopravvento, ma l’amministrazione Biden, secondo il quotidiano,  ritiene che il momento critico arriverà questa primavera, quando la Russia dovrebbe lanciare un’offensiva e l’Ucraina prepara la sua controffensiva nel tentativo di recuperare il territorio perduto. Nel frattempo il vicepresidente Harris, il segretario di Stato Antony Blinken e il segretario per la sicurezza interna Alejandro Mayorkas si preparano ad un importante vertice sulla sicurezza in Germania questa settimana mentre il presidente Biden si recherà in Polonia quella successiva.  Intanto il Presidente farà probabilmente approvare al Congresso  altri 10 miliardidi dollari in assistenza diretta al bilancio a Kiev e dovrebbe annunciare a breve  un altro ampio pacchetto di assistenza militare  con l’imposizione di ulteriori sanzioni al Cremlino. La natura critica dei prossimi mesi è già stata comunicata a Kiev in termini schietti dagli alti funzionari dell’Amministrazione, tra cui il vice consigliere per la sicurezza nazionale Jon Finer, il vice segretario di stato Wendy Sherman e il sottosegretario alla difesa Colin Kahl, che hanno visitato l’Ucraina il mese scorso. Come noto, anche il direttore della CIA William J. Burns si è recato a Kievuna settimana prima informando il presidente Zelensky sulle sue previsioni per ciò che la Russia sta pianificando militarmente nei prossimi mesi sottolineando l’urgenza del momento. Allo stesso tempo, Biden e i suoi collaboratori sono ansiosi di evitare qualsiasi segno di defezione o indebolimento della determinazione da parte degli alleati occidentali prima dell’anniversario del 24 febbraio, sperando di far capire a Putin che il sostegno all’Ucraina non sta diminuendo.

Molti analisti avvertono che né la Russia né l’Ucraina potranno cogliere un vantaggio militare decisivo nelle prossime settimane, “Sembra che stiamo giocando per una lunga guerra”, ha commentato Andrea Kendall-Taylor, direttore del Transatlantic Security Program presso il Center for a New American Security. 

Se Biden afferma di essere determinato a sostenere l’Ucraina il più a lungo possibile, secondo il Washington Post la Casa Bianca è consapevole che la prossima estate che il percorso politico al Congresso diventerà più duro dopo che l’Ucraina avrà esaurito anche l’attuale pacchetto approvato. Ma veniamo al punto sottolineato dall’autorevole quotidiano. Per mesi, l’Ucraina ha speso ingenti risorse e truppe per difendere Bakhmutnella regione orientale del Donbass. Analisti e pianificatori militari americani sostengono   che non è realistico difendere la città e lanciare contemporaneamente una controffensiva primaverileper riconquistare quello che gli Stati Uniti considerano un territorio più importante.

Zelensky invece attribuisce un’importanza simbolica a Bakhmut e ritiene che sarebbe un duro colpo per il morale ucraino perdere la città affermando che i suoi soldati  “combatteranno il più a lungo possibile” per tenere quel centro industriale che la Russia è sul punto di occupare. Sotto il profilo strategico, al Pentagono ritengono che se l’Ucraina continua a combattere ovunque Putin invii truppe,  Mosca sarà in vantaggio, mentre Kiev dovrebbe dare la priorità ai tempi e all’esecuzione della controffensiva primaverile, per la quale gli Stati Uniti e l’Europa già addestrano i combattenti ucraini sulle armi più complesse  da impiegare sul campo di battaglia.

Insomma, a giudizio di fonti militari anonime se la Russia prende Bakhmut “non comporterà alcun cambiamento strategico significativo nel campo di battaglia. I russi cercheranno di rivendicarlo come tale, [ma] è un punto sulla mappa per il quale hanno speso una quantità straordinaria di sangue e risorse”. Al contrario   Zelensky ha ripetutamente annunciato una campagna militare per riconquistare tutta l’Ucraina occupata dai russi, inclusa la Crimea,la penisola che la Putin ha annesso nel 2014, anche se l’intelligence statunitense ritiene che riconquistare la penisola, fortemente fortificata,  sia al di là delle capacità dell’esercito ucraino. Opinione ribadita nelle ultime settimane, a più comitati parlamentari   di Capitol Hill.

Questa discrepanza tra obiettivi e capacità solleva preoccupazioni in Europa nel timore che il conflitto perduri indefinitamente, sovraccaricando l’Occidente mentre è alle prese con altre sfide tra cui l’inflazione ostinatamente alta, anche se in calo, e l’instabilità dei prezzi dell’energia.

In questo contesto, gli assistenti di Biden affermano che stanno perseguendo la migliore linea d’azione: consentire all’Ucraina di riconquistare quanto più territorio possibile nei prossimi mesi prima di sedersi con Putin al tavolo dei negoziati. Tale sforzo beneficerà di un afflusso di missili Patriot, lanciatori HIMARS e una serie di veicoli corazzati.

Tuttavia anche in Occidente esistono opinioni diverse: gli ottimisti vedono un percorso per l’Ucraina che eviti ulteriori incursioni russe nell’est, riconquistando territorio a sud e costringendo la Russia a negoziare entro la fine dell’anno.

Ma gli scetticitemono che il tempo non giochi a favore  dell’Ucraina perché la Russia sta mettendo in campo nuove truppe prima della prevista offensiva primaverile. I funzionari dell’intelligence occidentale e ucraina stimano che la Russia abbia attualmente in campo  oltre 300.000 uomini  rispetto ai 150.000 iniziali, con l’intenzione di aggiungerne altre migliaia, tuttavia una forza ancora inferiore ai 500mila ucraini mobilitati.

Inoltre, secondo previsioni citate dal W.P. l’offensiva russa di primavera potrebbe vedere le forze riversarsi oltre il confine bielorusso e interrompere le linee di rifornimento nell’Ucraina occidentale che Kiev ha utilizzato per rafforzare le sue forze armate. “Non è chiaro come finirà. Finirà con un accordo negoziato? Sarà solo protratto e vedremo una versione dei conflitti congelati che vediamo altrove?” ha affermato Seth Jones, direttore del programma di sicurezza internazionale presso il Center for Strategic and International Studiesintervistato dal quotidiano.

“Per ora c’è un sostegno sufficiente e gli ucraini sono disposti a combattere, quindi logicamente l’Ucraina potrebbe ottenere molto”, ha aggiunto Jones, ma “per quanto tempo puoi continuare a farlo è una domanda aperta.”

aggiornamento la Guerra di Putin ore 13.57

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