La guerra di Putin

Crimea: affondata nave militare russa, ma è imminente la ritirata degli ucraini da Advijvka

di Giuliano Longo

L’esercito ucraino sostiene di aver affondato nel Mar Nero la nave da guerra russa  Caesar Kunikov. La Russia non ha confermato, ma le forze armate di Kiev hanno pubblicato un video dell’attacco, ma esisto dei filmati diffusi da Kiev.

 

La nave anfibia Caesar Kunikov sarebbe affondata vicino ad Alupka, una città nel sud della  Crimea, secondo quanto ha dichiarato lo Stato Maggiore ucraino.

L’affondamento della nave sarebbe un altro colpo imbarazzante per la flotta russa del Mar Nero che ha già subito l’affondamento o il danneggiamento di altre 3 unità.

La settimana scorsa hanno pubblicato un video che mostrava l’assalto con i droni navali alla corvetta russa Ivanovets, armata di missili.

 

Gli attacchi ucraini agli aerei e alle navi russe nel Mar Nero hanno contribuiscono ad allontanare le forze navali di Mosca dalla costa, consentendo a Kiev di aumentare le esportazioni di grano e altri beni attraverso i suoi porti meridionali.

 

Per quanto riguarda il lungo fronte di terra a noed, la stampa di Kiev riferisce che la situazione ad Avdiivka si fa facendo sempre critica

 

La seconda linea di difesa, pochi chilometri dietro il fronte, è ancora in costruzione mentre la Russia ha continuato a rafforzare le sue linee di difesa lanciando un’offensiva su più assi durante l’inverno e l’Ucraina sembra aver fatto poco per prepararsi a una lunga battaglia logorante durante la controffensiva estiva.

 

Una situazione che secondo il Kjiv Idependent  mette a maggior rischio la vita dei soldati, lasciandoli senza un’adeguata protezione dai continui attacchi della Russia Il Ministero della Difesaafferma che l’Ucraina ha già costruito  le fortificazioni vicino ad Avdiivka dal 2014 e si sta concentrando sulle aree a più alto rischio dal 2022, ma gli esperti ucraini avvertono che  una trincea ben costruita deve essere costantemente mantenuta, poiché la Russia utilizza la “tattica del bulldozer”.

 

Attualmente nella cittadina che aveva 30 mila abitanti di cui solo mille rimasti, non c’è nessun edificio indenne, mentre, secondo alcuni ufficiali intervistati dal quotidiano, gli scantinati degli appartamenti non sono la migliore protezione poiché possono resistere agli attacchi di artiglieria, ma non ai colpi delle bombe aeree guidate dal KAB russo a guida laser.

 

Alla domanda se fossero in corso preparativi in caso della caduta di Avdiivka , un colonnello ucraino ha riferito “abbiamo un piano A, un piano B e un piano C: ci sono diverse opzioni e  ne discutiamo sempre”, ma la situazione attorno ad Avdiivka è “molto difficile”, addirittura critica in alcune aree.

 

Secondo The Kjiv Independent a quasi due anni dall’inizio della guerra  i problemi di lunga data – inclusa la mancanza di preparazione delle fortificazioni – stanno iniziando a diventare ancora più seri.

Lungo la linea del fronte, i soldati ucraini lamentano una grave carenza di munizioni, attrezzature, truppe e droni. Rispetto ai 120 proiettili assegnati a ciascun carro armato nell’oblast meridionale di Kherson durante la controffensiva ucraina dell’autunno 2022, ad esempio, i carri armati sono ora razionati con 15-20 proiettili ciascuno a partire da dicembre.

 

Tra i problemi più gravi segnalati lungo tutta la linea del fronte c’è che l’Ucraina sta affrontando una grave carenza di personale,in particolare nella fanteria. Per rinforzare le unità di fanteria dopo pesanti perdite, Lo Stato Maggiore  ha trasferitosoldati da unità specializzate in artiglieria o logistica a posizioni di fanteria. Ciò significa che i soldati schierati sulla prima linea difensiva potrebbero non conoscere nemmeno le abilità di sopravvivenza di base di un fante, generando un numero ancora maggiore di vittime.

 

Nel frattempo le forze russe stanno concentrando i loro sforzi nel nord di della cittadina cercando di tagliare la principale via logistica verso la città e ottenere il suo “accerchiamento operativo”. Ora la situazione ad Avdiivka, una fortezza ucraina occupata per un breve periodo nel 2014, è più critica che mai, con le forze russe a pochi chilometri dall’accerchiamento completo della città.

 

Anche i  soldati ucraini intervistati hanno riconosciuto che la caduta di della città sembra inevitabile, data la capacità offensiva della Russia che è estremamente costosa, ma comunque efficace a lungo termine.

 

Rob Lee, esperto militare e Senior Fellow presso il Foreign Policy Research Institute,concorda sul fatto che “se i fianchi crollano troppo e le strade di rifornimento finiscono sotto troppo fuoco, potrebbe arrivare un punto in cui diventa troppo difficile o costoso continuare a mantenere la posizione. Se la Russia impegna risorse sufficienti ad Avdiivka e l’Ucraina è a corto di munizioni di artiglieria, la Russia potrebbe essere in grado di conquistare la città…”

aggiornamento crisi russo-ucraina ore 10.04

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