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  Crisi del Medio Oriente, prime vittime americane. Accuse Usa all’Iran. Biden: “Risponderemo”

Prime vittime americane in Medio Oriente dall’inizio della guerra a Gaza aumentano il rischio di escalation del conflitto. Con potenziali ricadute sulla campagna elettorale americana, dove Donald Trump martella che Joe Biden “ci sta trascinando in un’altra guerra”. Tre soldati americani sono morti in un attacco notturno con drone contro una postazione statunitense nella Giordania nord orientale, vicino al confine con la Siria, mentre altri 34 sono rimasti feriti. “Abbiamo avuto una brutta giornata in Medio Oriente e risponderemo”: lo ha detto il presidente Usa Joe Biden a margine di un evento elettorale in South Carolina rispondendo ad una domanda sull’attacco in Giordania nel quale sono morti tre soldati americani. Il presidente ha quindi chiesto un minuto di silenzio alla folla riunitasi nella banquet hall di una chiesta battista.

Un portavoce del governo di Amman, parlando alla tv pubblica del suo Paese, ha sostenuto che l’attacco non sia avvenuto sul suolo giordano ma in Siria, prendendo di mira la base americana di Al-Tanf. Ma il Pentagono insiste sulla sua versione.  L’Iran ha negato di essere coinvolto nell’attacco nel quale sono rimasti uccisi tre militari americani in Giordania, ovvero di aver sostenuto le milizie responsabili. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani, citato dall’agenzia di stampa Irna. ”Queste accuse sono fatte con obiettivi politici specifici di invertire la realtà nella regione”, ha affermato Kanaani.

nella foto la base colpita

 

aggiornamento crisi mediorientale ore 13.10

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