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Cumbre Vieja, senza fine (85 giorni consecutivi) l’eruzione del vulcano alle Canarie. Distrutte centinaia di case ed economia in ginocchio

 

Continua da 85 giorni l’eruzione del vulcano Cumbre Vieja sull’isola di La Palma alle Canarie. Migliaia le evacuazioni, con case distrutte e milioni di perdite finanziarie sull’isola spagnola, principalmente nel settore turistico e nella coltivazione delle banane. Letteralmente inghiottita laspiaggia di Los Guirres, per la colata lavica della nuova bocca eruttiva del Cumbre. Come ha spiegato a El Mundo Francisco Prieto, portavoce del Piano di Emergenza Vulcanica delle Isole Canarie (Pevolca), la lava ha coperto un chiringuito sulla spiaggia e ora sta minacciando un hotel presente nella zona. La colata lavica sta crescendo soprattutto in larghezza e ha creato un nuovo delta lavico.  El Mundo riferisce inoltre che sono state salvate migliaia di api, trovate vive dopo aver trascorso 50 giorni negli alveari sepolti sotto una coltre di cenere dal vulcano, a circa 600 metri di distanza dal centro eruttivo.Le nuove bocche eruttive hanno generato nuovi flussi di lava, che al momento stanno interessando aree già coperte da colate precedenti. L’attività eruttiva si sta concentrando negli ultimi giorni soprattutto sul fianco nord-est del vulcano. Il cono principale, nato a partire dall’eruzione iniziata il 19 settembre scorso, al momento l’attività è scarsa. Intensa l’attività stromboliana sul fianco nord-est del vulcano, con fontane di lava che hanno raggiunto centinaia di metri di altezza. Le impressionanti immagini scattate dall’alto mostrano la potenza distruttiva dei flussi lavici, uno dei quali attraversa il villaggio di Las Manchas. Altre foto mostrano una piantagione di banane, principale risorsa economica dell’isola insieme al turismo, aggredita dal magma. Altre ancora documentano il fiume di lava che raggiunge il mare. Il dipartimento ha anche comunicato che la qualità dell’aria in relazione all’anidride solforosa è a livelli tra ragionevolmente buoni e regolari, in quasi tutte le stazioni dell’isola. Secondo le autorità locali sono 1.134 gli ettari di territorio coperti dalle colate laviche in questi due mesi e mezzo di eruzione e sono, ad oggi state distrutte quasi 3.000 costruzioni, tra case ed altri edifici.

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