Una donna evacuata da Kabul nei giorni scorsi ha messo alla luce una bambina di 3 chili. Il parto è avvenuto all’ospedale pediatrico Bambino Gesù. A renderlo noto è stata la Asl Roma 2. Le cure sono arrivate grazie alla collaborazione della Croce Rossa ed un “percorso sanitario ad hoc”, si spiega. Nel comunicato dell’azienda sanitaria si ricorda come siano circa 240 le persone rifugiate in due alberghi. Per seguirli – si sottolinea – è stata costituita una equipe aziendale multidisciplinare (medici ed infermieri afferenti a diversi Servizi-UOC Tutela degli Immigrati e Stranieri, Home Care Covid, Coordinamento drive in e strutture Alberghiere Protette, Servizio Farmaceutico) per la gestione integrata dei bisogni della popolazione ospitata. A partire dal 24 agosto – si spiega – gli operatori della Asl sono andati ogni giorno nelle strutture per la valutazione socio-sanitaria di tutti gli ospiti e gli eventuali approfondimenti clinici alle persone con particolari bisogni sanitarie, compresa la necessità di farmaci per terapie in atto. Nell’ambito della collaborazione in essere con l’equipe mobile dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù è stato garantito un approfondimento specialistico per neonati e i bambini.
Inoltre sono stati effettuati i tamponi molecolari a tutti gli ospiti dei due hotel, ed è stata attivata, a partire dal 28 agosto, la sorveglianza sintomatologica per la rilevazione precoce di sintomi Covid correlati. E’ stata poi organizzata l’offerta attiva della vaccinazione Covid-19 direttamente presso le strutture per gli ospiti eleggibili e in questa occasione sono stati rilasciati dagli Sportelli Polifunzionali CUP circa 70 codici STP.