La guerra di Putin

Dopo i missili ipersonici Putin sperimenta anche altre armi di ultima generazione

La Russia ha nuovamente lanciato missili ipersonici dallo spazio aereo della Crimea, che hanno colpito e distrutto un deposito di carburante e lubrificanti nel Sud dell’Ucraina ma ha anche sparato dei missili da crociera Kalibr dalla sua flotta nel Mar Caspio. Inoltre, il ministero della Difesa ha comunicato di aver colpito con missili una base di soldati ucraini e mercenari stranieri che si trova nella regione di Zhytomyr, 160 chilometri a ovest della capitale Kiev, uccidendo un centinaio di militari e, ancora, che il fuoco dell’artiglieria ha colpito sei sistemi mobili ucraini per la “guerra elettronica”, Bukovel. Prosegue dunque, nella venticinquesima giornata di quella che Mosca chiama “operazione militare speciale”, l’offensiva della Russia in Ucraina, puntando sui missili.

Dopo aver lanciato i missili ipersonici Kinzhal, la Russia ha annunciato di aver usato in Ucraina un’altra arma di nuova generazione, i missili da crociera Kalibr. In questo caso i bersagli dell’esercito sono stati gli impianti di produzione di Nezhin, a nord-est di Kiev, a oltre 600 chilometri di distanza dal Mar Nero. I missili sono stati lanciati dalle navi della flotta russa schierate sul Mar Caspio. I missili Kalibr, lunghi piu’ di 6 metri, rappresentano uno dei pilastri delle capacita’ offensive dell’esercito del Cremlino con una gittata stimata di circa 1.500-2.500 chilometri. Di fabbricazione russa, si dividono in tre tipologie, note anche come 3M-54, 3M-14 ed R91 (classificazione NATO: SS-N-27 Sizzler ed SS-N-30A mentre per l’esportazione sono noti come ‘Club’). Sono ‘modulabili’, ovvero possono essere ‘lanciati’, nelle varie versioni, da navi e sottomarini e sono, quindi, sia di natura subsonica che supersonica. Le sue testate possono arrivare a pesare anche 450 chilogrammi con una rilevante capacita’ esplosiva. Sul terreno Mosca continua a sfruttare dunque la superiorità balistica delle armi di ultima generazione ed il ministero della Difesa ha annunciato che oltre 100 militari ucraini e “mercenari stranieri” sarebbero stati uccisi in un attacco a un centro di addestramento per le forze speciali ucraine nella regione di Yitomir, nel nord del paese. “Missili lanciati dall’aria ad alta precisione hanno colpito un centro di addestramento per le forze operative speciali delle forze armate ucraine, dove si trovavano mercenari stranieri vicino a Ovruch”, ha dichiarato il portavoce militare Igor Konashenkov. La città di Ovruch si trova a meno di dieci chilometri dal confine con la Bielorussia e a circa 150 chilometri da Kiev.”Più di 100 unità delle forze speciali militari e mercenari stranieri sono morti”, ha affermato il portavoce in dichiarazioni raccolte dall’agenzia Tass. Altra operazione, questa volta con il semplice uso dell’artiglieria che ha colpito sei sistemi mobili “antidrone” dell’esercito ucraino, Bukovel-Ad: lo ha annunciato il ministero della difesa russo. Si tratta di sistemi progettati per rilevare gli aerei senza pilota fino a 100 chilometri di distanza e bloccare la trasmissione dei dati a chi li controlla, bloccando Gps, Glonass, Galileo e Beidou, e si montano su veicoli mobili. Durante la guerra nel Donbass sono stati utilizzati per abbattere i droni russi Orlan-10.

aggiornamento la Guerra di Putin ore 14.08

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