Politica

Draghi e il nuovo catasto: “Gli immobili regolarmente accatastati non pagheranno più”

Durante il question time alla Camera in cui il presidente Draghi è intervenuto sulla crisi in UCraina, non mancano schermaglie con Lega e Fdi sulla riforma del catasto.

“Senza polemica, la prego di far presente alla commissione Ue che riforme come quella del catasto non sono fondamentali per il nostro Paese”, esordisce il capogruppo della Lega Riccardo Molinari, rivolgendosi a Mario Draghi.

“La legge delega non porta nessun incremento sull’imposizione fiscale degli immobili regolarmente accastati. Nessuno pagherà più tasse su questo“, mette in chiaro il presidente del Consiglio. Draghi rispondendo a Fdi ricorda: “L’impianto del catasto è del 1939 ci sono state tante cose in mezzo, anche una seconda guerra mondiale. Gli estimi sono dell”89, sono passati quanti, 23 anni? No, 33 anni. Ma ormai è diventata una materia così emotiva che sbaglio anche io”.

“La sua domanda rivela un equivoco profondo: che siccome c’è l’emergenza bisogna fermarsi, non fare altro, niente riforme, niente cambiamenti. Sempre fermi. Ecco, questo non e’. Non è il motivo per cui è nato questo governo. Non è nato per star fermo”, ha poi aggiunto. “Un po’ di credibilità questo governo se l’è guadagnata nel non far pagare più tasse…”. A questo punto dai banchi della destra si leva un mormorio di disapprovazione. Con un verso canzonatorio: “Ehhhhh”, dicono in coro i deputati di Fdi, sbracciandosi. Draghi non ci sta. E fa il contro verso. “Ehhh sì. Eccome”, dice.

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