Questo martedì 10 maggio il premier Mario Draghi volerà a Washington per l’incontro con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden (nella foto uno degli ultimi incontri). Non si tratta del primo incontro tra i due Presidenti, ma la guerra in Ucraina sarà l’occasione per mettere a punto il rafforzamento della partnership transatlantica. Il conflitto dovrebbe essere il tema centrale del bilaterale e la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, ha fatto sapere che i due leader “parleranno dei costi da imporre alla Russia per la sua guerra in Ucraina”. Per quanto riguarda le sanzioni, Psaki ha anche detto che gli Usa hanno “apprezzato la leadership di Roma e i passi che ha compiuto contro Putin”. Palazzo Chigi, in occasione della visita del Premier negli Usa, ha diffuso una nota stampa nella quale si leggeche il vertice sarà “l’occasione per riaffermare la storica amicizia e il forte partenariato tra i due Paesi” e che “sarà affrontata la cooperazione nella gestione delle sfide globali, dalla sicurezza energetica al contrasto aicambiamenti climatici, dal rilancio dell’economia allo sviluppo della sicurezza transatlantica”. I due leader si confronteranno poi “su questioni regionali e sui preparativi in vista dei vertici G7 e NATO di giugno”. Secondo Giancarlo Aragona, Ispi senior advisor, il bilaterale è importante per entrambi i Paesi. “A Draghi si dischiude l’opportunità di approfondite consultazioni con il principale alleato e garante ultimo della nostra sicurezza, e lo potrà fare godendo oltre Atlantico di notevole prestigio personale”, evidenzia.