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E’ italiana l’alternativa valida ai trapianti. La rivoluzione in cardiochirurgia dello scienziato partenopeo Antonio Graziano

Potrebbe arrivare da Torino, con un importante contributo partenopeo, la rivoluzione nel mondo della cardiochirurgia. L’azienda Hbw (acronimo di Humain Brain Wave), guidata dallo scienziato napoletano Antonio Graziano, ha studiato un’alternativa valida ai trapianti e che potrebbe salvare milioni di vite riducendo al minimo i rischi legati a un intervento invasivo come la sostituzione del cuore. Il progetto Cardiograft, di Hbw, in pratica è un sistema che consente la rigenerazione delle parti del cuore mal funzionanti attraverso un micro innesto di tessuto prelevato dallo stesso paziente.

Una procedura innovativa che abbatterebbe notevolmente i pericoli conseguenti a un innesto di un organismo esterno. Si tratta, infatti, di un autotrapianto autologo che azzera i rischi di rigetto. Lo studio è già stato provato in Finlandia, presso l’università di Helsinki e, in sei casi già trattati, ha dato risultati importantissimi in termini di sopravvivenza del paziente. Tutti e sei i pazienti infartuati, infatti, sono stati trattati col «sistema Rigenera» e vivono normalmente.

La procedura d’intervento è semplice: tramite una biopsia viene prelevato un piccolissimo frammento di cuore sano da cui vengono poi ricavati tanti micro frammenti (in pratica, i micro innesti). Questi sono in grado di rigenerare la parte malata del cuore o mediante la creazione di una sorta di «cerotto». In questo modo si crea un composto tra i micro innesti e le matrici organiche (grazie a gel di fibrina e a sottomucosa ingestinale decellularizzata), o infiltrando i micro innesti direttamente nella parte malata del cuore perché si rigeneri dall’interno. Così la parte di cuore danneggiata non dev’essere né trattata con bypass né sostituita con tutto l’organo. Semplicemente viene autoriparata dalle stesse cellule dell’organismo che ricostruiranno il tessuto mancante danneggiato. Una vera rivoluzione che in futuro potrebbe aprire nuove strade a cure più sostenibili e a rischio rigetto zero per il paziente. «Il progetto Cardiograft – spiega Antonio Graziano, amministratore delegato di Hbw – è l’innovativa procedura di rigenerazione cardiaca basata sulla tecnologia a micro innesti “Rigenera Hbw”. La tecnologia a micro innesti “Rigenera” permette il prelievo di un piccolo frammento di cuore, la sua disgregazione in decine di migliaia di micro particelle, appunto micro innesti, e l’immediata infiltrazione di questi all’interno della parete cardiaca o all’applicazione di un cerotto sulla superficie del cuore stesso».

«Ad oggi il sistema è stato testato con successo all’Università di Helsinki grazie alla collaborazione fondamentale del professore Esko Kankuri su due trial clinici che hanno coinvolto 12 pazienti con problemi cardiaci su di un totale di 38 pazienti reclutati per lo studio» conclude.

R.D.

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