Mercoledì Marine Le Pen (nella foto) ha minacciato di rovesciare il governo francese se il primo ministro Michel Barnier si opporrà ad alcune delle richieste del suo partito di estrema destra sul bilancio del prossimo anno, che ha definito“cattive, ingiuste e violente”.
I commenti di Le Pen sono arrivati mentre i mercati finanziari erano in allarme perché la disputa sul bilancio francese avrebbe potuto scatenare una crisi in tutta l’eurozona, per la sorte dei titoli di stato decennali francesi.
Ore prima dell’apertura delle borse il “Rassemblement National”di destra aveva tenuto una conferenza stampa per respingere le accuse secondo cui il crollo del Governo avrebbe portato a una crisi finanziaria o a uno “shutdown” dei servizi pubblici in stile statunitense.
Jean-Philippe Tanguy, esponente di spicco del partito ha accusato il Presidente del Governo Barnier di “gridare al lupo”dopo che martedì sulla televisione nazionale Barnier era apparso per mettere in guardia dalle “gravi turbolenze sui mercati finanziari”che potrebbero verificarsi in seguito al crollo del governo.
“Non potendo garantire riforme fiscali basate sulla giustizia e su contributi equi per tutti, il signor Barnier è costretto a brandire il panico [e] la paura del caos“, ha ribattuto Tanguyil quale ha affermato che, qualora il governo dovesse crollare, sarà comunque possibile introdurre misure tampone per garantire il funzionamento dell’amministrazione.
I suoi piani di bilancio per il 2025, che includono 60 miliardi di euro di risparmi per ridurre il deficit francese. Si prevede che il deficit arriverà al 6,1% del prodotto interno lordo per il 2024, più del doppio del limite dell’Unione Europea per la spesa eccessiva.
Sin dalla sua nomina all’inizio di settembre, Barnier ha chiarito che ridurre il deficit sarebbe stata la sua priorità principale, una promessa che ha calmato Bruxellespreoccupata per la spesa eccessiva della Francia, quindi la Commissione Europeahaapprovato il suo piano preoccupati per la spesa eccessiva della Francia dall’inizio della pandemia, per rimettere in ordine le finanze della Francesi.
I deputati dell’Assemblea Nazionalehanno discusso il bilancio di Barnier per settimane, ma con l’avvicinarsi della fine dell’anno è diventato sempre più chiaro che il primo ministro dovrà utilizzare un escamotage costituzionale per farlo approvare.
In fatti la manovra gli consente di promulgare una legge senza votazione, ma a sua volta consente ai parlamentari di presentare mozioni di sfiducia, mentre quelli della Sinistra hanno già annunciato che ne presenteranno una loro.
Fino a poco tempo fa il partito di Barnier (Union pour un mouvement populaire, UMP) avevano offerto un tacito sostegno al suo governo di minoranza sostenuto da conservatori e centristi in un confuso matrimonio di convenienza. Lunedì Le Pen ha minacciato di unirsi allo sforzo della sinistra per cacciarlo via per diverse richieste relative al bilancio, tra cui l’eliminazione di un aumento della tassa sull’elettricità e una proposta di rinvio dell’adeguamento dell’inflazione per le pensioni. Marie Le Pen vuole anche vedere i tagli alla spesa per l’assistenza medica ai migranti.
“Le semplici discussioni sono meglio di niente, ma non saranno sufficienti“, ha scritto Marie in un post criptico su X martedì mattina. Parlando più tardi nel corso della giornata il suo giovane braccio destro, Tanguy, che è responsabile dei dossier economici del Rassemblement, ha affermato che il partito non “prende alla leggera”la decisione di sostenere una misura di sfiducia contro Barnier.
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