Esteri

Romania, lo spettro di Georgescu si aggira in Occidente

di Giuliano Longo

In Romania, dopo le elezioni presidenziali del 24 novembre, ci si aspetta che i politici mainstream sostengano Elena Lasconi, una politica moderata e conservatrice. Gli ex rivali, che sono stati eliminati dalla corsa, hanno una sola motivazione: Calin Georgescu (nella foto), che ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali con quasi il 23%, non deve sedere sulla sedia del capo dello Stato. Inoltre La situazione politica rumena è complicata dal fatto che il risultato di domenica influenzerà sicuramente il secondo turnodelle presidenziali.

Chi è Calin Georgescu ?

 

Ma qual è il problema dei leader dei partiti tradizionali con Calin Georgescu? Il vincitore del primo turno delle elezioni presidenziali è una personalità controversa.

Gli altri partiti e una parte significativa dell’opinione pubblica vedono il pericolo maggiore nel non sapere cosa farà Georgescu se vincerà il secondo turno.

Lui non ha fatto una campagna elettorale vera e propria, non ha pubblicizzato un programma, ha solo presentato le sue opinioni in una o due dichiarazioni e ha rilasciato alcune interviste in una delle quali ha affermato che l’uomo non aveva ancora camminato sulla luna.

I commentatori hanno messo al microscopio il suo profilo dalle poche informazioni disponibili: è profondamente religioso, cristiano ortodosso, fondamentalista, membro del partito ultra-nazionalista Unione per l’Unificazione dei Romeni (AUR)anti ungherese.

Secondo le informazioni gia ottenute dalla Transilvaniarumenaew, la comunità ungherese di 1,2-1,3 milioni di persone guarda  al futuro con preoccupazione e , oltre all’Ungheria l’’AUR avanza rivendicazioni territoriali anche con Ucraina e Bulgaria.

Georgescu ha relativizzato l’Olocaustopur dichiarandosi non antisemita e ha parlato con simpatia  dei leader della “Guardia di ferro”,il movimento fascista  che ha servito la Germania nazista tra le due guerre mondiali.

Le sue opinioni politiche sono lontane dalle idee occidentali pro-guerra in Ucraina e vuole una pace immediata, simpatizza conPutine ritiene che la NATO non sia in grado di proteggere  la Romania in caso di un attacco russo. Da tutto ciò, la stampa liberale ha tratto la conclusione che Georgescu è un nemico dell’Occidente.

Il modello  di Georgescu è Robert Kennedy Jr.,che sarà segretario alla Salute nell’amministrazione Trump e il cui motto è: “Make America Healthy Again”che . Georgescu ha romenizzato in  “Let’s make Romania healthy again”.Ha elogiato la naturopatia contrapponendola alla scienza medica e ai farmaci moderni, non a caso sua moglie è naturopata.

Georgescu ha vinto il primo turno criticando duramente l’intera élite rumena, dicendo che è corrotta e debole. Ciò ha convinto un terzo degli elettori nella fascia di età 18-24 anni con un livello di istruzione inferiore. Singolare il fatto che ha raccolto la maggior parte dei voti tra i rumeni che lavorano nell’Europa occidentale.

Georgescu ,un problema per la NATO?

Una sua eventuale vittoria al secondo turno potrebbe quindi creare confusione nell’ala sud-orientale della NATO in un paese che  ha un sistema semi-presidenzialemodellato sulla Francia, in cui il capo dello Stato ha ampi poteri, ad esempio può porre il veto alle leggi..

Il fatto che la Romania, in quanto bastione più forte della NATO nel sud-est, stia attualmente fungendo da indispensabile supporto dell’Occidente nella guerra russo-ucraina, la pone in un delicato contesto geopolitico. Le posizioni di Georgescu non rafforzerebbe quindi le eventuali intenzioni negoziali dello stesso Trump.

Gli americani sono presenti a vari livelli della società rumena da quando ha sostituito i tradizionali i francesi,  molto tempo fa e immediatamente puntato su  Washington che ha approfittato dell’opportunità e,ad esempio, rifilandole i caccia F-16.

Un Romania equidistante può esistere?

Durante i suoi quasi 150 anni di esistenza, la Romania è riuscita a sopravvivere solo cercando sempre una grande potenza che la aiutasse a realizzare i suoi interessi regionali.

Un’eccezione è stata forse l’era dello stalinista-nazionalista Nicolae Ceausescu, che ha cercato di mantenere le distanze da Mosca stringendo i rapporti con i paesi occidentali, nonostante la Romania fosse membro  del Patto di Varsavia.

Quindi, se Georgescu vincesse e tenesse fede alle sue dichiarazioni, la Romania si troverebbe un vuoto geostrategico esposta all’influenza russa, sicuramente non gradita a molti rimeni da grande potenza. Anche se attualmente i cittadini temono di diventare un  un bersaglio in caso di un conflitto NATO-Russia.

Non si tratta solo della base missilistica della Alleanza  nella città di Deveselu,ma anche di quella di Mihail Kogalniceanusulla costa del Mar Nero in grado di ospitare diecimila persone e ben più pericolosa per Putin.

Una base  NATO ben più importante di quelle presenti in Germania  con un investimento  di 2,5 miliardi di euro che  comprenderà piste, piattaforme per armi, hangar per aerei militari, nonché scuole, asili, negozi e un ospedale.

Senza dimenticare che nella primavera del 2022, questa base aiutò gli ucraini ad affondare l’ammiraglia della flotta russa del Mar Nero, la Moskva. Ma Putin non dimentica.

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